La Stazione dell’Arte, il nuovo direttore: “Museo a cielo aperto per Maria Lai”

Sorride soddisfatto Gianluigi Serra, sindaco di Ulassai e presidente della Fondazione Stazione dell’Arte. Martedì mattina, poche ore dopo l’ultima riunione del CdA della Fondazione in cui ha nominato Davide Mariani nuovo direttore del Museo dedicato a Maria Lai, aveva l’espressione sorniona di chi si è tolto finalmente un fastidioso sassolino dalla scarpa. “Mariani è uno studioso giovane e molto preparato, si è conquistato questa nomina sul campo lavorando con grande cura sulle opere dell’artista”.

Davide Mariani, classe 1985, storico dell’arte, è l’attuale attuale curatore di Maria Lai. Art in Public Space la mostra in corso a Sassari all’ex convento del Carmelo, dedicata proprio all’arte pubblica di Maria Lai. “In un momento in cui la figura di Maria acquisisce un prestigio crescente sulla scena artistica internazionale – ha sottolineato il sindaco – la Fondazione ce la mette tutta per trovare una collaborazione con le molteplici realtà che ruotano attorno alla sua figura. Ci attendono tante sfide all’orizzonte, perché sono numerosi i progetti in cantiere: dalla collaborazione col Museo MAXXI di Roma, che l’anno prossimo dedicherà a Maria Lai una grande mostra, alla candidatura del Museo a Cielo Aperto tra i Luoghi del Cuore del Fai, dalle iniziative legate al centenario della nascita dell’artista a una rinnovata programmazione espositiva. La Stazione dell’Arte necessitava di una figura dallo sguardo allargato rispetto alle dinamiche che alimentano la società contemporanea, senza però trascurare il rafforzamento del legame tra museo e comunità”.

Molto soddisfatto dunque anche il neo direttore che, a dispetto della giovane età, è un esperto e scrupoloso conoscitore dell’opera di Maria Lai, di cui ha attentamente studiato il lavoro e il profilo umano: “L’intento di Maria Lai era quello di avvicinare l’arte alla gente: seguendo questo spirito inaugureremo a Ulassai il 19 dicembre una nuova esposizione dal titolo Maria Lai. Sguardo Opera Pensiero. Un titolo tratto dalla tesi dell’artista per il conferimento della laurea honoris causa nel 2004, che vuole restituire il senso profondo del suo saper fare attraverso un itinerario capace di dare risalto alle strategie comunicative messe in atto dall’artista per abbattere gli steccati invisibili che spesso dividono la società contemporanea dall’arte visiva”.

Negli scorsi mesi Mariani ha girato in lungo e in largo la Sardegna con l’obiettivo di realizzare una mappatura completa di tutte le opere a cielo aperto dell’artista grazie alla collaborazione dei Comuni che ospitano i lavori. Un progetto i cui risultati sono in gran parte confluiti nella significativa mostra sassarese, contribuendo così alla rilettura critica del suo percorso. Soddisfatta anche Maria Sofia Pisu, la nipote di Maria Lai che in occasione dell’inaugurazione della mostra al Carmelo di Sassari si era detta molto emozionata, sottolineando la cura e la raffinatezza espositiva dell’allestimento.

Con la nuova direzione si apre dunque una nuova stagione per il Museo di Ulassai che dopo alcuni anni di stallo (a parte la breve esperienza di Cristiana Giglio), punta a promuovere ulteriormente l’opera di Maria Lai e il suo lascito immateriale fatto di rapporti umani, condivisione e partecipazione.“Tengo molto al dialogo tra la comunità e tutte le realtà che gravitano attorno al mondo di Maria – ha sottolineato Mariani – la nostra Isola è un museo a cielo aperto disseminato di importantissime sue opere, lavorerò  affinché vengano preservate. E tutti insieme lavoreremo per rilanciare La Stazione dell’Arte, la casa di Maria, un luogo di riconoscimento e affezione per la comunità locale e regionale, ma anche uno spazio culturale apprezzato dagli amanti dell’arte di tutto il mondo”.

Donatella Percivale

 

 

 

 

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