‘Let it be’ diventa ‘Lassa chi siada’ grazie a launeddas e organetto dei Fantafolk

Let it be, brano-capolavoro senza tempo dei Beatles, riletto con gli strumenti della tradizione sarda. Con un abito sonoro inedito, denso di suggestioni. È la chiave scelta dai Fantafolk, ovvero il duo formato da Andrea Pisu, alle launeddas e Vanni Masala all’organetto, per ‘Lassa chi siada’, rivisitazione della celebre hit scritta da Paul Mccartney e registrata nel 1969.

Arriva a pochi anni dalla rielaborazione in forma strumentale del brano cult di Simon & Garfunkel, The sound of silence, allora ambientata sull’isola di Mal di Ventre. Questa volta le immagini per il video musicale sono state girate nell’incanto di Su Stampu de su Turrunu, la cascata immersa nel verde tra Seulo e Sadali, nella Barbagia di Seulo.

Le note di launeddas e organetto si diffondono in uno scenario di straordinaria bellezza. L’acqua che sgorga tra le rocce, con il suo fluire, sembra voler accompagnare e accarezzare questa melodia che si offre alla natura. Quasi a voler trovare una fusione di piena armonia tra corpo, mente, ambiente. La clip, realizzata dal videomaker Fabio Crobu, prodotta dalla Fondazione Maria Carta, ha registrato decine di migliaia di visualizzazioni già nelle prime ore di pubblicazione.

“La Fondazione continua a promuovere anche le musiche di tutto il mondo attraverso gli strumenti tradizionali e proponendo nei filmati, angoli di Sardegna dal fascino straordinario – commenta il presidente Leonardo Marras – Prima con l’isola di Mal di Ventre, oggi nello straordinario paesaggio di Su Stampu de su Turrunu. Scenari suggestivi che contribuiscono al fascino dell’originale rilettura del duo Fantafolk”.

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