La ricetta della felicità di Paolo Borzacchiello in scena al Teatro Massimo

“La felicità come ce la stanno vendendo in realtà non esiste”. Lo dice Paolo Borzacchiello. L’imprenditore e scrittore, tra i massimi esperti di intelligenza linguistica, co-creatore di Hce / Human Connections Engineering, autore di bestseller e podcast di successo nonché consulente di importanti aziende domani, 26 aprile, alle 20.30 porta in scena al Teatro Massimo di Cagliari ‘Forse sei (già) felice e non lo sai’ per Leggerezza del Cedac.

“Un monologo di due ore in cui spiego come possiamo essere felici, rispettando tre condizioni fondamentali: essere capaci di valorizzare noi stessi, avere le regole giuste in testa e avere la capacità di comunicare con gli altri – rivela all’Ansa Borzacchiello – siamo soggetti a messaggi come ‘devi stare bene’ e ‘devi essere contento’, che propongono parametri scientificamente irraggiungibili. Ma è possibile che questi messaggi non siano corretti, così come l’idea che ‘volere è potere’: se togli questi parametri, magari scopri che in realtà stai bene e hai quello che ti serve”.

Nella ricerca della felicità, che come sottolinea “dovrebbe essere messa tra i diritti civili”, è importante il giudizio degli altri. “Spesso ci roviniamo la vita con le migliori intenzioni: per esempio, se per essere gentile chiedo ‘disturbo?’, tolgo valore alla mia comunicazione. Ci sminuiamo tutti i giorni, senza accorgercene”.

Nello spettacolo, come nell’omonimo saggio edito da Mondadori, lo scrittore affronta anche le incomprensioni che nascono da approcci e sensibilità differenti: “uomini e donne hanno modi diversi di comunicare, perché il loro cervello funziona in modo diverso, ma si possono usare linguaggi diversi e avere una comunicazione virtuosa, invece spesso ‘si litiga gratis’ – sostiene – non si deve pretendere l’uguaglianza che non c’è, ma la parità non è in discussione. Ci sono ancora delle riserve mentali, le nuove generazioni saranno probabilmente meno schiave dei nostri retaggi biologici e culturali, più ci evolviamo e più ci rendiamo conto che la donna e l’uomo sono pari. I nostri figli sono più mentalmente aperti di noi e nel futuro certamente ci sarà più apertura verso l’altro, più comprensione della diversità”.

Unica data nell’Isola della tournée nazionale, ancora pochi posti in loggia per assistere a “Forse sei (già) felice e non lo sai” a Cagliari: che cosa insegna lo spettacolo? “Le parole che usi dicono da dove vieni e le parole che scegli dicono dove vuoi andare – ricorda Borzacchiello – ma se la realtà che hai non ti piace, devi cambiare il modo di raccontarla”.

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