La musica per ricordare i genocidi, cinque giorni tra concerti e incontri

Dal genocidio dei nativi americani alla Shoah, sino al Massacro di Srebrenica. Dal 16 febbraio al 13 aprile la fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” organizza a Cagliari cinque appuntamenti con la storia dedicati ai genocidi dell’Ottocento e Novecento.

Giunto alla settima edizione, il festival “Musica e storia” sarà ospitato nel suggestivo Palazzo Siotto di via Genovesi 114 (quartiere Castello) dove ogni appuntamento, in programma sempre alle 19, sarà costruito secondo un modulo che alternerà un primo momento di analisi storica – insieme a uno studioso di chiara fama- a uno prettamente musicale, insieme ad artisti nazionali, seguito dalla visione di un film sull’argomento della serata.

Realizzato sotto la direzione artistica di Francesco Accardo, “Musica e storia” prenderà il via sabato 16 gennaio con un incontro dal titolo “Il sentiero delle lacrime”, sul genocidio degli indiani d’America. Dopo l’introduzione curata dal giornalista Fabio Marcello (a cui è affidata la presentazione di ciascuno dei cinque incontri), il tema sarà affrontato da Gastone Breccia, docente di storia militare antica all’Università di Pavia. Seguirà un momento musicale affidato alla Dorian Gray Orchestra, inedita formazione con quartetto d’archi della band Dorian Gray, premio Mei alla carriera nel 2009 e prima formazione italiana in Cina, che suonerà per intero un riadattamento del disco La pelle degli spiriti. Si chiude con la proiezione, alle 21.15, del film diretto e interpretato da Kevin Kostner, Balla coi lupi (Usa, 1990, 181’).

Il secondo appuntamento, sabato 2 marzo, è dedicato al genocidio armeno (Medz Yeghern). Lo studioso chiamato per l’occasione sarà Agop Manoukian, rappresentante degli Armeni in Italia. Al suo intervento seguirà il concerto della pianista franco-libanese, da tempo residente in Sardegna, Irma Toudjian, durante il quale Paolo Cossi, graphic novelist tra i più quotati e apprezzati in Europa, realizzerà illustrazioni in tempo reale. A chiudere la serata sarà, alle 21.15, il film “Ararat” di Atom Egoyan.

Il 16 marzo la terza serata, intitolata “Bambini in fuga”, vedrà protagonista la giornalista e saggista Mirella Serri (collabora con le reti Rai Cultura e Rai Storia, oltre che con La Stampa e Sette- Corriere della Sera). L’incontro verterà sulla Shoah e sarà seguito dall’esibizione della corale I Polyphonica. Si proseguirà, alle 21.15, con il film “Monsieur Batignole” di Gérard Jugnot.

Il 30 marzo il penultimo appuntamento, Maschere per un massacro, verterà sulla guerra in Bosnia e vedrà ospite il regista Ado Hasanovic. A seguire musica, con il pianista Francesco Giammarco, e letture dell’attrice Laura Fortuna dal libro di Paolo Rumiz “Maschere per un massacro”. Si chiude, alle 21.15, con la proiezione di alcuni corti realizzati in Bosnia.

Si intitola Hotel Ruanda la serata del 13 aprile, dedicata al genocidio in Ruanda. Parteciperanno Françoise Kankindi ed Eric Wibabara, dell’associazione BeneRwanda, e il compositore Fabrizio Casti che proporrà uno spettacolo audio-video inedito. A chiudere questo appuntamento sarà, alle 21.15, la proiezione del film “Hotel Rwanda”, di Terry George (Canada- Gran Bretagna- Italia- Sudafrica, 2004, 121’). “La scelta del tema di questa edizione è nata durante un recente viaggio in Bosnia in cui mi sono interrogato sulla locuzione giornalistica pulizia etnica e sulla sistematicità della cattiveria degli uomini – spiega Francesco Accardo -.  Di fronte ai genocidi dell’Ottocento e del Novecento si conferma l’importanza della conoscenza del passato affinché ci si possa orientare, come bussole, nel presente”.

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