La folla in delirio per Vasco alla Fiera, due ore e mezzo di rock ‘n’ roll show

Alla Fiera c’erano bambini di pochi mesi e anziani, perché vengono chiamati anziani i coetanei di Vasco Rossi. C’erano dai capelli bianchi ai pannolini e tutte le generazioni che ci stanno in mezzo, quarant’anni di adolescenti cresciuti coi dischi, gli mp3 o i download del 67enne rocker di Zocca. Un concerto tra i padiglioni della Fiera non ha l’impatto di San Siro, ma lì dentro c’era comunque spazio per tutti, così come nella scaletta portata dal Blasco e dalla sua squadra. E il pubblico le ha cantate tutte, da “La nostra relazione” che apriva il primo album del ’78 fino a “La verità”, l’ultimo singolo uscito pochi mesi fa.

Nell’aria si respirava il clima da grande evento e le due ore e mezzo di concerto, con la potenza del suono che è andata ben oltre le inferriate del quartiere fieristico, non hanno tradito la folla che ha invaso Cagliari per la penultima data del mini-tour NonStopLive 2019. Vasco Rossi è il più amato di tutti ma non è amato da tutti, è un dato di fatto, ma il rock resta un linguaggio universale e – nonostante la riluttanza di alcuni detrattori – è proprio rock è quello che ha infiammato Cagliari. Perché la prima delle due serate di Vasco Rossi alla Fiera (dove ha già suonato nell’89, nel ’99, nel 2015 e nel 2010) è stata all’insegna del rock e delle chitarre di Stef Burns e Vince Pastano, complici gli arrangiamenti hard di molti pezzi storici. (In basso, un video con alcuni spezzoni del concerto)

Alle 21 spaccate, col sole che ancora spiava da lontano, i maxi schermi che caratterizzavano il palco da cento metri hanno cominciato a sparare video in stile Blade Runner che hanno aperto la scena all’ingresso dell’ospite d’onore-padrone di casa. “Finalmente in Sardegna: benvenuti, benarrivati, bentornati”, sono state le prime parole. Vasco ha fatto partire un viaggio lungo la sua discografia che ha accontentato i diversi gusti degli spettatori con “Qui si fa la storia“, “Mi si escludeva“, “Buoni o cattivi“, “La verità” (cantata da tutte le fasce d’età) e “Quante volte“, un pezzo autobiografico dell’era moderna di Vasco che ha colpito tutti per l’interpretazione con gli occhi lucidi. Con “Cosa succede in città” arrangiata con chitarre pesanti si sono scaldati i fan cresciuti coi vinili in cameretta, poi sono arrivate “Cosa vuoi da me” e “Vivere o niente” prima di una doppietta che ha fatto esplodere la Fiera come un gol del Cagliari: “Fegato spappolato” e “Asilo (Republic)“. Poi è arrivata “La fine del millennio“, con il conto alla rovescia digitale sugli schermi e la scritta ‘Cagliari-Arena Fiera’.

Per dare tregua al pubblico, ma senza spezzare, è partito l’interludio strumentale aperto dalla polistrumentista Beatrice Antolini accompagnata dal bassista part time Andrea Torresani, poi sono tornati in pista il batterista Matt Laug, il tastierista Alberto Rocchetti (con Vasco dai tempi del concerto al Sant’Elia del ’91), Frank Nemola alla tromba e ai cori e i due assi della chitarra Stef Burns (ex di Alice Cooper ed Huey Lewis & The News, che accompagna Vasco dal ’95) e Vince Pastano (compositore che ha curato i nuovi arrangiamenti).

Lo show è ripartito con “Portatemi Dio” che ha spianato al strada al ritorno sul palco della spalla storica di Vasco, il bassista Claudio “Gallo” Golinelli che lavora con lui dall’Ottanta e ha avuto di recente qualche acciacco, complici i suoi 69 anni . È lui che lancia  “Gli spari sopra” con la folla in delirio che subito dopo incassa il cazzotto di “C’è chi dice no“. Si viaggia in avanti nel tempo con “Se è vero o no” e “Io no” prima di un brusco salto nel passato con “Domenica lunatica” in una versione più hard di quella portata da Vasco al suo primo concerto alla Fiera, trent’anni fa per Liberi Liberi. Il doppio salto temporale arriva con “Ti taglio la gola“, una chicca per i fan storici riarrangiata in chiave moderna. Il sesso è il filo conduttore di questa fase del concerto e arriva “Rewind” (con una minima incertezza di Vasco tra strofa e ritornello che rende più umano il megashow): delirio di ragazze e reggiseni in mostra, come da tradizione. Si cambia completamente registro con la crisi esistenziale di “Vivere” e il suo assolo finale che conduce a una breve pausa.

Un concerto normale a questo punto sarebbe finito, ma la scelta di fare poche date all’anno porta Vasco a regalare al pubblico una scaletta ricca e il terzo tempo viene aperto con la chitarra di “La nostra relazione” che squarcia l’oscurità. Si torna all’89 con “Tango (della gelosia)” che ha preso un taglio decisamente più rock ed è seguito da “Senza parole” che infiamma il pubblico col ritorno in scena del Gallo al basso che lancia la volata finale. “Sally” è ormai un classico della musica italiana e come tale viene accolta, poi entrano in campo i grandi classici. Se tanti pezzi famosi sono mancati all’appello, la raffica finale è di quelle imprescindibili. “Siamo solo noi” viene urlata a squarciagola da tutti, anche da chi l’ha vissuta qualche annetto fa e ora ha una vita regolare, così come “Vita spericolata” con Vasco che, mentre il brano si sta evolvendo in “Canzone“, ricorda che “questa è una canzone nata proprio qui in Sardegna“. La scelta dei brani può cambiare, con 17 album alle spalle, ma la messa laica di Vasco si conclude sempre con “Albachiara“, il rituale prevede la sua uscita di scena mentre prosegue l’assolo finale che stavolta è stato accompagnato da una raffica di fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo di Cagliari e si è conclusa con un “One two, three: Cagliari” che ha fatto esplodere la folla per il delirio finale.

Marcello Zasso

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share