Jazz a Sant’Anna Arresi, edizione 2018 dedicata all’integrazione tra popoli

Si riaccendono le luci del palcoscenico di ‘Ai confini tra Sardegna e jazz‘: musica dal calar del sole a notte inoltrata dal 1° al 9 settembre tra piazze, spiagge, chiese a Sant’Anna Arresi, ma anche San Giovanni Suergiu e Masainas, nel Sulcis Iglesiente. E un filo rosso: le integrazioni fra culture, popoli, generi e stili musicali. Sono attesi artisti del calibro di Rob Mazurek,
Lonnie Smith, Joe Chambers (programma completo su www.santannarresijazz.it). Strumento principe dell’edizione 2018 della storica manifestazione internazionale organizzata dall’associazione Punta Giara, è il pianoforte. Incontro e integrazione anche tra giovani musicisti sardi e il mondo. Da qui la coproduzione con il Conservatorio di Cagliari che vede Tyshawn Sorey dirigere 70 musicisti nel ricordo di Butch Morris (nella foto un’immagine dell’edizione 2017 da CittàTuristica).

Tra gli ospiti anche David Murray, che realizzerà un concerto sulla base di partiture trovate nell’archivio di Morris. Murray terrà un secondo concerto di stampo improvvisativo dedicato al
tema della rassegna in quartetto. ‘Ai confini tra Sardegna e Jazz’ propone non solo musica ma anche laboratori, workshop escursioni alla riscoperta del territorio con le sue bellezze naturalistiche, storico architettoniche e archeologiche. In cartellone, tra gli altri, anche il quartetto italiano Roots Magic, i The White Desert Orchestra diretti da Eve Risser, The Young Mothers, il trio austriaco dei Radian, i Talibam & Joe McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen. Protagonista di un concerto al tramonto sarà Alexander Hawkinsal. Grande musica anche con i The Blacktonese. Chiusura in bellezza con gli Snake Platformorchestra proveniente dal Conservatorio di Cagliari e i The long Canescon con un omaggio a Carlo Mariani dinanzi alla chiesa romanica di Palmas Vecchio a San Giovanni Suergiu.

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