Jacopo Cullin torna al suo primo amore: ad aprile a teatro con ‘È inutile a dire!’

In attesa di vederlo al cinema, protagonista del film L’uomo che comprò la luna, firmato dal regista Paolo Zucca, l’attore cagliaritano Jacopo Cullin torna a teatro – il suo primo amore – e debutta il prossimo 29 aprile al Massimo di Cagliari con È inutile a dire!. Ci ha messo un po’ di tempo Cullin, prima di decidere: il suo ultimo lavoro per il palcoscenico risale infatti al 2007, quando con Non ricordo nulla! registrò il tutto esaurito nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro romano di Cagliari.

Un lungo periodo, dodici anni, in cui l’attore non ha certo perso tempo. Lasciata Cagliari per Roma, dove ha frequentato scuole e seminari di recitazione, diventa membro dell’Actor’s Center Rome e fa il grande salto: il cinema, cui seguirà anche la televisione. Lo ricordiamo sul set, a fianco di attori del calibro di Sergio Rubini ed Ennio Fantastichini ne La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu, ma anche con Stefano Accorsi e Geppi Cucciari sul set de L’arbitro diretto da Zucca. Non solo impegni come attore, ma anche come autore, a conferma di un eclettismo che fortemente lo contraddistingue. Diversi sono i cortometraggi e gli spot pubblicitari che Jacopo ha ideato e diretto, trovando in particolare sulla Rete un plauso e un seguito preziosi.

“Dopo una lunga assenza dalle scene – racconta in una nota-, quasi per gioco ho postato una foto su Facebook per misurare il gradimento del pubblico nel caso in cui avessi deciso di scrivere e portare in scena un nuovo spettacolo. Quasi inaspettatamente sono stato travolto da un’ondata di stima incredibile. È stato come chiedere un appuntamento a una donna che ti piace da anni e sentirsi rispondere ‘E gi fiat ora!’, insomma: ho deciso di farmi bello per questo appuntamento e ho scritto uno spettacolo basandomi su quelli che sono i problemi principali di questo periodo storico. I rapporti di coppia, i telefonini le crisi esistenziali”.

È inutile a dire! si muove sul confine tra ironia, comicità e riflessione e tenta di fare il punto su alcune tra le principali tematiche che caratterizzano i nostri tempi moderni: una società sempre più frammentata, la fragilità delle relazioni e la costante crisi esistenziale che pervade l’essere umano. In scena, Cullin, interpreterà alcuni dei suoi storici personaggi (il signor Tonino e Salvatore Pilloni), in fondo nient’altro che delle maschere, degli stereotipi, per sorridere e riflettere di fronte alle tante nevrosi del nostro tempo. Al suo fianco, l’amico e attore Gabriele Cossu, mentre la parte musicale è affidata a una vecchia conoscenza della scena isolana, il musicista e attore Giampaolo Loddo.

D.P.

 

 

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