Il tenore Francesco Demuro è stato uno degli applauditi protagonisti del concerto di Capodanno al teatro la Fenice di Venezia. Il cantante di Porto Torres ha diviso il palco con la soprano Francesca Dotto, il baritono Luca Salsi e la contralto Valeria Girardello col direttore Myung-Whun Chung che ha guidato l’orchestra de La Fenice. Trasmesso in diretta da RaiUno, il concerto di inizio 2020 ha riscosso grande successo di pubblico in televisione, ma anche sui social network con Venezia per ore ai vertici della classifica degli argomenti più trattati su Twitter, dove non sono mancate le battute goliardiche su ‘Bella figlia dell’amore’, il quartetto vocale del Rigoletto di Giuseppe Verdi che a tanti ha fatto tornare in mente le divertenti zingarate di ‘Amici miei’.
Durante la prima parte del concerto è stata eseguita la sinfonia numero 8 in Sol maggiore op 88 di Antonìn Dvořák e dopo la pausa sul palco de La Fenice sono arrivati ‘Sanctus‘ di Verdi, ‘Quando men vo‘ di Puccini, ‘Amarcord‘ di Nino Rota per celebrare il centenario dalla nascita di Federico Fellini, ‘Cortigiani vil razza dannata‘ di Verdi, ‘O Mimì tu più non torni‘ di Puccini, ‘Sempre libera degg’io‘ di Verdi, ‘Nessun dorma‘ di Puccini, ‘Can can‘ di Offenbach, ‘Bella figlia dell’amore‘ e ‘Va’ pensiero‘ di Verdi, ‘O padre augusto‘ di Puccini e il gran finale con ‘Libiam ne’ lieti calici‘ di Verdi accompagnato da grandi effetti scenici e seguito da lunghi applausi per orchestra, coro, direttore e i quattro protagonisti del concerto di Capodanno a Venezia.
“Conosco Francesco Demuro da tanto tempo – racconta il suo collega tenore Gianluca Floris -. Mi ricordo quando incontrai il suo agente a Tokyo e mi raccontò estasiato di avere incontrato un giovane tenore straordinario che sino a quel momento era stato un divo della musica popolare sarda. Era Francesco. Poi lo conobbi sul palcoscenico, da collega. Una bellissima e facile voce e un interprete tra i più sensibili con i quali abbia mai lavorato. Oggi è uno dei pochissimi tenori italiani ai vertici mondiali. E si merita tutto quello che ha”.
Il presidente del Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari è orgoglioso del successo che sta riscuotendo il tenore di Porto Torres. “Francesco ha una bellissima voce e una bellissima musicalità, oltre ad avere una dote scenica e interpretativa di prima classe. Ma tutto questo non sarebbe nulla se non avesse la più bella e rara qualità che un artista lirico deve avere: l’umiltà – aggiunge Gianluca Floris -. È grazie alla sua innata umiltà che Francesco, secondo me, si è messo a studiare con attenzione il suo repertorio, la tecnica vocale e quella attoriale. Se lo merita tutto, quello che ha. E noi siamo fortunati ad avere una così grande risorsa artistica. Andiamone fieri”.
Marcello Zasso
Ecco un assaggio di Francesco Demuro che interpreta ‘Nessun dorma’ al teatro la Fenice di Venezia:
? Giacomo Pucccini, ‘Nessun dorma’ da ‘Turandot’ interpretata dal tenore Francesco Demuro, uno dei brano che ascolterete tra poco. Buona musica, amici! ?#capodannofenice @SalaLettura @Dayafter2012 pic.twitter.com/69s7VeFUKN
— Teatro La Fenice (@teatrolafenice) January 1, 2020