Il ‘Guerilla gardening’ diventa un film: l’opera del regista cagliaritano Camba

“Anche piantare un seme può essere un gesto rivoluzionario”. Il regista cagliaritano Angelo Camba ha deciso di raccontare con le sue immagini  il fenomeno del guerrilla gardening, la mobilitazione che spinge i guerriglieri del giardinaggio al recupero di aree verdi abbandonate. “È un’attività che viene fatta in varie zone d’Italia. I Comuni spesso non riescono a curare tutte le aiuole e le fioriere  – spiega -. Si tratta di un modo utile per far maturare il rapporto tra i cittadini e l’amministrazione perché le persone si fanno carico di curare e abbellire spazi decadenti che renderanno migliore l’ambiente in cui vivono. Anche se in pochi sanno che sia illegale curare uno spazio pubblico: è un paradosso”.

Nelle città è difficile non inbattersi in aiuole con sterpaglie o fioriere piene di cartacce e rifiuti. Per questo c’è chi si impegna a sostituire il degrado con piante e fiori. C’è chi lo fa in modo spontaneo, senza pensare che esistano degli attivisti che fanno dei blitz con zappa e terra. Il fenomeno del guerrilla gardening arriva dalla New York dei primi anni Settanta e il regista Angelo Camba – cagliaritano con base a Milano – ha deciso di ripercorrere il suo sviluppo in Italia e descrivere i tanti casi virtuosi che si registrano ancora oggi. “Siamo in un periodo storico dove si percepisce un costante senso di lamentela, sembra esserci troppo pessimismo e può sembrare un’utopia che col giardinaggio si possa fare una rivoluzione – aggiunge -. Ma, al tempo stesso, c’è una rinnovata attenzione sui temi ambientali e si sta riscoprendo l’importanza di piantare alberi per limitare i danni dell’inquinamento”.

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Da qui l’idea di imbracciare la telecamera e girare l’Italia per raccontare il fenomeno. Milano, Roma, Bologna e Taranto sono le città che hanno ospitato i quattro raduni nazionali e da lì partirà il viaggio di ‘Giardinieri d’assalto: storie di guerrilla gardening in Italia‘. “L’intenzione è quella di raccontare anche tanti altri luoghi dove il guerrilla gardening ha dato i suoi frutti – conclude il regista cagliaritano – mi avrebbe fatto piacere raccontare i casi che ci sono in Sardegna, anche se manco da quindici anni, ma è amaro constatare che nella mia isola ci siano problemi più impattanti sull’ambiente come i poligoni militari e il loro inquinamento. Purtroppo servono gesti altrettanto eroici da parte della politica sarda per risolvere questi problemi”.

Per realizzare l’opera Angelo Camba si è affidato a una campagna di crowdfunding, una colletta sul web che sta riscuotendo successo e gli permetterà di coprire i costi per le attrezzature e gli spostamenti. I contributi dei sostenitori che credono nel suo progetto vengono raccolti attraverso la piattaforma ‘Produzioni dal basso’ e una raccolta fondi aperta anche su Facebook.

Marcello Zasso

Ecco Angelo Camba che presenta il progetto ‘Giardinieri d’assalto: storie di guerrilla gardening in Italia‘:

https://www.facebook.com/acamba/videos/10157089326591749/

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