‘How to film the world’ seconda edizione, il cinema torna protagonista a Carbonia

Alternare lo sguardo alla formazione. Questa la chiave di lettura di ‘How to film the world‘, evento alla seconda edizione che si svolgerà a Carbonia dal 10 al 13 ottobre. Organizza la Società umanitaria del capoluogo sulcitano insieme alla Csc (Cagliari Cineteca sarda). Come negli scorsi anni, la manifestazione si pone come cuscinetto culturale all’edizione biennale del Carbonia film festival, di cui è di fatto un intermezzo. E se l’uno si è focalizzato soprattutto sulla visibilità del cinema contemporaneo moderno, sia italiano sia internazionale, ‘How to film the world’ si impegna a coinvolgere un pubblico di giovani. O comunque di chi vuol trovare nella settima arte un riferimento per la formazione non solo tecnica o scolastica, ma anche come lettura consapevole della realtà raccontata attraverso le immagini. Ecco allora snodarsi queste quattro giornate ricche di appuntamenti, proiezioni. Ci sarà spazio pure per la musica con ‘Gli aperitivi sonori’ e le altre arti visive. L’ingresso è sempre gratuito.

La manifestazione, presentata oggi a Cagliari, vede alla direzione artistica ancora il critico cinematografico e operatore culturale Francesco Giai Via, che ha sottolineato come questa nuova edizione segni una sorta di chiusura molto soddisfacente di un ciclo che ha visto dieci appuntamenti del ‘Carbonia film festival’ e due dell”How to film the world’. E tutti sempre caratterizzati dal “desiderio di fare del nostro territorio una sorta di centro del mondo, rendendo Carbonia protagonista di una proposta culturale, artistica, e di intrattenimento”. Sia Giai Via che Paolo Serra, direttore della Societù umanitaria di Carbonia/La fabbrica del cinema, hanno messo in evidenza come “l’elemento della formazione sia di grande importanza e di rilevante qualità nella manifestazione”, soprattutto per quanto riguarda le masterclass rivolte ai giovani. Si tratta di diciotto partecipanti, tra maschi e femmine, selezionati attraverso il programma ‘Carbonia cinema giovani’. Sono stati coinvolti anche gli studenti delle scuole superiori di Carbonia e Sant’Antioco. Ma fino a esaurimento posti può partecipare anche il pubblico.

Tra gli ospiti di questa edizione, la regista siriana Saudade Kaadan, vincitrice lo scorso anno del Leone d’argento alla mostra del cinema di Venezia, una delle autrici più originali del panorama filmico contemporaneo. Oltre il suo lungometraggio ‘The day I lost my shadow’, a Carbonia verrà proiettato anche il corto ‘Aziza’, sempre da lei firmato e premiato dal ‘Grand jury del sundance film festival’ diretto da Robert Redford. Ma quest’anno ci sarà spazio anche per il cinema italiano e quello sardo. In calendario c’è la prima di “Ballata in minore”, di Giuseppe Casu, anch’egli protagonista di una masterclass. E poi due film che hanno mietuto grandi consensi all’ultimo Festival di Venezia, il mese scorso: lo splendido ‘La mafia non è più quella di una volta’, di Franco Maresco, che sarà presentato a Carbonia dal suo montatore Edoardo Morabito, e ‘Effetto domino’, l’inquietante ritratto di un mondo ‘invecchiato’ tratto dal libro di Romolo Bugno. Sarà lo stesso scrittore a introdurre il film.

Molto interessante, tra gli appuntamenti della manifestazione, l’incontro ‘Sardegna film network: l’isola sostenibile”, la mattina del 10 ottobre. L’evento è promosso dalla Fondazione film commission che patrocina anche questa seconda edizione di ‘How to film the world’ insieme alla Fondazione Sardegna. La direttrice Nevina Satta, durante la conferenza stampa di oggi, ha raccontato come la sostenibilità ambientale sarà un tema a cui i festival del cinema dovranno prestare attenzione. In questo solco è prevista la scrittura di una bozza per arrivare all’elaborazione di un manifesto condiviso.

L’assessora alla Cultura di Carbonia, Sabrina Sabiu (nella foto insieme a Giai Via e Serra), ha invece ricordato che, sempre nei progetti in collaborazione con la Fabbrica del cinema, è previsto un corso di formazione di ottanta ore sul “Cinema del paesaggio”. Per partecipare bisogna aderire a un bando. Ma la ricerca di una location per fare cinema nel Sulcis è uno degli argomenti nell’agenda di ‘How to film the world’. In questa edizione c’è anche la mostra di serigrafie dell’artista cagliaritano Alberto Marci. La cura Ilaria Medda e si intitola ‘Quando non ti vedo’: è una riflessione sulle luci, le ombre e sul loro equilibrio espressivo ideale.

Elisabetta Randaccio

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