Here I Stay, serata conclusiva a Fordongianus con Delacave e Débruit

Nona edizione per il festival dedicato alla musica indipendente, rock ed elettronica organizzato dall’associazione culturale Here I Stay. L’appuntamento è per il 12, 13 e 14 agosto nella suggestiva cornice delle terme romane di Fordongianus, in provincia di Oristano. Sul palco, allestito nel parco naturalistico e archeologico che costeggia il fiume Tirso, artisti del panorama sardo, nazionale e internazionale con alcuni tra i più importanti esponenti della scena indipendente rock, rock’n’roll, garage, punk ed elettronica. Il Festival ha preso il via sabato 12 con l’attesissimo concerto degli americani Liars, preceduti sul palco da Deradoorian, Dots, C+C=Maxigross & Miles Cooper Seaton, Movie Star Junkies; nella seconda giornata hanno suonato Heart of Snake, Metro Crowd, Ian Svenonius, Vanvera e Mark Sultan.

Nella serata conclusiva, lunedì 14 agosto, musica live dalle 19 con i pugliesi Barsexual, band che propone un blues rock rozzo e fuori dagli schemi. A seguire i sardi Sushicorner, capitanati da Andrea Pilleri (The Rippers, Thee Oops, The Love Boat) e Antonio Orrù (Undisko Kidd), provocante power pop con un’energia incredibile: riff efficaci, synth, cantato all’unisono, freschi d’esordio col disco “Konichiwow”, uscito per l’etichetta tedesca Alien Snatch! Records.
Dalle 21 è il turno dei francesi Delacave, band obliqua, tassello fondamentale del fortissimo mosaico underground francese contemporaneo. Artefici di un suono profondo e oscuro, diviso tra tastiere, voci eteree e un solido impianto ritmico, sono esponenti della Triplice Alleanza Internazionale Dell’Est, entità misterica che sta polarizzando la scena francese al confine tra punk, wave, garage e psichedelia, suscitando un grande interesse tra gli addetti ai lavori.
Da New York arriva arriva il duo expanded-jazz-rock-elettronico Talibam! (in foto) caratterizzati da intense e provocatorie performance teatrali.
Alle 23 sul palco Blood Sport, giovane band tra le più brillanti e innovative in Inghilterra difficile da classificare. Un ritmo frenetico, con chitarre che passano dal kraut alla techno, affiancate da ritmiche afrobeat e sonorità ipnotiche e avvolgenti.
Sipario sulla nona edizione del festival Here I Stay con il live di Débruit, produttore francese apolide, sospeso tra ritmi urbani, musica africana e atmosfere mediorientali, che utilizza campionamenti realizzati in diverse aree geografiche del mondo. Linee di basso gommose, frammenti vocali utilizzati in modo percussivo e ritmiche futuristiche vengono mescolate con grande sapienza alle atmosfere esotiche dell’Africa. Un viaggio tra i colori delle musiche da ballo del Congo e della Tunisia passando per la Turchia e la Jamaica, tutto rivisitato in chiave futuristica.
A seguire, fino a notte, l’afterparty con Fratellanza r’n’r & Zonzo.

 

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