Girovagando: al via il festival che anima il centro storico di Sassari

Gli artisti di “Girovagando” ritornano a Sassari per dare un tocco di colore alle vie del centro storico. Nel programma del festival internazionale di arte in strada ci sono quattro giorni di spettacoli, eventi, incontri e laboratori, dal 17 al 20 settembre. I sassaresi sanno già che la città si trasformerà in un palcoscenico all’aperto dove i colori, la musica e l’arte offriranno nuove prospettive e occasioni di riflessione. “Il festival affronta ancora una volta il tema della convivenza – spiega Michèlle Kramers, direttrice artistica della manifestazione – perché il centro storico di Sassari è sempre più multietnico e c’è bisogno di far dialogare tra loro le persone che abitano nella parte bassa della città. Questa volta abbiamo scelto di riflettere sui tempi e i luoghi che possono rendere possibile questo convivenza. Lo faremo concretamente tramite il progetto “Habitat Immaginari” che permetterà di trasformare i vicoli del centro e renderli più vivibili. Vogliamo fare in modo che queste proposte del festival non siano circoscritte a un evento di quattro giorni – dice ancora la Kramers – ma entrino nel tessuto sociale di Sassari, ed è per questo motivo che cerchiamo da anni di insistere sulla trasformazione dei luoghi pubblici”.

È l’edizione numero 18 per Girovagando: ormai si tratta di un appuntamento importante per i sassaresi, che con il passare del tempo si sono affezionati alla creatività di Michèlle e all’energia degli artisti. Ecco perché ci sono già diverse adesioni all’iniziativa “Adotta un artista” che permette ai cittadini di ospitare nella loro abitazione uno e più artisti giunti dall’estero per partecipare al festival. Inoltre il festival Girovagando entrerà a pieno titolo tra le iniziative promosse dall’amministrazione comunale di Sassari legate alla settimana europea della mobilità. “Cercheremo di riflettere sugli spazi che tramite i parcheggi vengono sottratti ai bambini – dice Michèle Kramers -. Pensiamo al quartiere di San Donato, dove c’è una scuola elementare attorna alla quale potrebbero gravitare diverse attività ludiche e ricreative ma che invece  praticamente bloccata dagli spazi riservati alle auto”.

Sarà la francese Emma Gosbois ad aprire le scene, la mattina di giovedì 17 settembre, con un’installazione interattiva ospitata nei giardini pubblici. Poi alle 18.30 sarà il turno della grande parata di inaugurazione del festival che attraverserà le vie della città. Oltre alla la presenza dei Forrò Mior (gruppo musicale italo-argentino), ci sono molti altri ospiti stranieri in cartellone: ritorna dopo il successo dell’edizione passata Antagon Theateraktion, la compagnia internazionale nata oltre vent’anni fa a Francoforte. Quest’anno Antagon interverrà con gli spettacoli “Time Out” nella versione integrale e “In Den Herzen-Ein Feuer”. Il primo spettacolo si interroga sui forsennati ritmi della nostra vita ed evidenzia la contraddizione tra la ricerca di una spiritualità persa e la caccia alla felicità. “Time Out” è uno spettacolo di teatro fisico espressivo, con musica originale dal vivo, proiezioni, trampoli, elementi di danza butoh e un finale pirotecnico. Invece “In den Herzen-Ein Feur” è basato sulla forza distruttiva e creativa del fuoco.

La manifestazione, organizzata dall’associazione Girovagando e da Theatre en Vol in collaborazione col Comune di Sassari, è stata presentata oggi  nella piazza coperta dell’ex Mercato Civico. La piazza, che un tempo era il cuore pulsante della città per la presenza del grande mercato alimentare, durante il festival ospiterà un posto di ristoro, alcuni stand e il mercatino delle cose usate. Tutti gli incassi di queste iniziative – così come il pic-nic conclusivo che si svolgerà domenica 20 settembre nei giardini pubblici di via Tavolara – aiuteranno l’organizzazione, che è riuscita nell’impresa di mantenere gratuiti tutti gli spettacoli nonostante i tagli dei finanziamenti pubblici. In questo modo, si darà un sostegno al festival e ci si potrà fermare tra un’esibizione e l’altra per assaporare un piatto etnico o una birra artigianale.

Michele Spanu

Twitter @MicheleSpanu84

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