Editore vicino a CasaPound a Torino, Murgia: “Io ci sarò, per la democrazia”

“Chiedo ai lettori e alle lettrici che verranno a sentirmi sabato 11 all’arena Bookstock, di presentarsi con un libro che per loro incarni e rappresenti i valori della democrazia, dell’umanità e della convivenza offesi dal fascismo e dal nazismo”. Si conclude così il post che la scrittrice di Cabras, Michela Murgia, ha scritto stamattina in risposta alle polemiche scatenate dalla presenza di Francesco Polacchi al Salone del libro a Torino. Polacchi è il responsabile della casa editrice Altaforte e ha dichiarato di “essere fascista”. È vicino a CasaPound e al ministro Matteo Salvini.

La Murgia, insieme ad altri scrittori, ha fatto partire la protesta. Anche se le scelte sono state diverse: da consulente editoriale del Salone si è dimesso Christian Raimo (parteciperà nelle vesti di autore), hanno invece dato forfait Wu Ming (il collettivo di scrittori provenienti dal Bolognese) e lo storico Carlo Ginzburg. La Murgia parteciperà “come presidio di democrazia” e ha lanciato un invito, sempre attraverso il post. “Alla fine del reading – ha scritto – vorrei vedere quei libri sollevati come uno scudo silenzioso, come un argine di storie potenti da contrapporre a chi la storia la vorrebbe negare e riscrivere. L’unica difesa contro un presente senza coscienza è ricominciare a proteggere la memoria insieme”.

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