Due romanzi che raccontano le isole: Sicilia e Sardegna protagoniste a Éntula

Due scrittrici, due romanzi declinati al femminile e ambientati in un’isola: la Sardegna, quella dell’esordiente Valeria Usala e la Sicilia sud orientale descritta da Roberta Corradin. Le due autrici sono le nuove protagoniste del festival Éntula, in tre presentazioni, tra Gavoi, Turri e Villagrande Strisaili. Media partner di questa edizione è la testata giornalistica Sardinia Post. Venerdì, 10 settembre, ci sono due appuntamenti in agenda: Valeria Usala è a Gavoi per presentare, in conversazione Lalla Careddu nel giardino comunale ‘Roberto Sanna’, alle 18, il suo primo romanzo ‘La rinnegata’ (Garzanti). Qui si racconta di Teresa, una donna ripudiata dal suo paese e perfino da chi l’ha messa al mondo, ed è una storia di coraggio e di rabbia, di abbandono e di amore negato. È la storia di una donna che da sempre lotta contro il pregiudizio del senza un uomo accanto una donna non è niente, ambientata in una Sardegna che è al tempo stesso natura, leggende e contraddizioni.

Roberta Corradin è a Turri, intervistata da Federico Zicoschi, nel cortile della biblioteca Ortensia De Montis alle 19.30, sul romanzo ‘Piovono Mandorle’ (Piemme): un viaggio giallo che, come la Sicilia, è profumo, sapore, leggenda, mito, e molto di più. Nell’estremo sud-est della Sicilia, in una Scicli cosmopolita, teatro di note serie tv e film internazionali, accadono delitti veri. A occuparsene, tra il maschilismo dilagante e la fatica di districarsi tra le troupe che assediano la città, è la commissaria Maria Gelata. Sabato 11 settembre, Roberta Corradin è ospite col suo romanzo a Villagrande Strisaili. Appuntamento alle 18, in via Roma 1 di fronte al Municipio.

Valeria Usala, classe 1993, ha studiato filmmaking all’Ateneo del Cinema di Roma e poi Storytelling alla Scuola Holden di Torino dopo aver conseguito la laurea triennale in Lingue e Comunicazione. Roberta Corradin da bambina sognava di scrivere dei libri. Ha pubblicato, tra gli altri, Ho fatto un pan pepato (Zelig, 1995), Un attimo, sono nuda (Piemme, 1999), Le cuoche che volevo diventare (Einaudi, 2008), La repubblica del maiale (Chiarelettere, 2014). Insieme al marito Antonio gestisce, a Donnalucata, il ristorante che le ha ispirato quello in cui spesso pranzano e cenano i personaggi di Piovono mandorle.

È il festival letterario inclusivo per antonomasia: dal 2013 propone libri e autori appartenenti a qualsiasi genere letterario, in arrivo da qualsiasi parte del mondo in qualsiasi centro della Sardegna disposto ad ospitarli. Collabora da tempo con i festival Liquida, Dall’altra parte del mare, Un’isola in rete, Tuttestorie, Racconti e paesaggio e Lei, e da quest’anno anche con Aria Acqua Luoghi. Nello stesso cartellone appaiono scrittori, biblioteche, librerie, associazioni, scuole, strutture pubbliche e private in armoniosa collaborazione, con l’unico ambizioso obiettivo di far diventare il consumo culturale da evento a consuetudine irrinunciabile. Poiché il 70 per cento dei fan di Éntula hanno riferito di preferire i libri di carta, Lìberos si impegna a piantare quest’anno 462 alberi, tanti quanti sono stati i libri venduti durante l’edizione ridotta e sacrificata del 2020.

 

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