Il ‘Cinema racconta il lavoro’: i “Culurzones” di Lubino conquistano i giurati

Quindici film in otto anni. La collaborazione tra l’ “Agenzia Regionale per il Lavoro” e la “Cineteca Sarda”, soprattutto, attraverso il concorso “Cinema racconta il lavoro”, ha supportato notevolmente le produzioni di film nella nostra isola, ha  sostenuto la creatività di chi si affacciava per la prima volta nel mondo dell’arte per immagini, ha offerto nuove possibilità di espressione a professionisti. Inoltre, buona parte dei film partecipanti al concorso ha proseguito la “vita” distributiva nei festival e nelle sale d’essai.
La quarta edizione di “Cinema racconto il lavoro” si è conclusa il 29 gennaio 2014 con una notevole partecipazione di spettatori, che si è stipata nella sala “Amedeo Nazzari” del “Cineworld” di Cagliari, per assistere alla proiezione dei film, il cui progetto di sceneggiatura e di sviluppo era già stato premiato nella prima fase del concorso a ottobre, e per partecipare alla finale votazione per il cortometraggio migliore.

Le tre opere, che erano state segnalate solo per il loro script e sono diventate opere cinematografiche durante gli ultimi mesi, sono state “Culurzones” di Federico Lubino, Camilla Buizza, Francesco Carlo Giusiani; “Tu ridi” di Chiara Sulis e “La mamma è il posto fisso” di Emanuela Cau e Gisella Congia. La giuria, la quale aveva, con una certa originalità, premiato questi progetti, purtroppo non è potuta essere presente, per questioni di salute o di lavoro. C’è anche da dire, a questo proposito, come la serata delle premiazioni, in realtà, era stata prevista per i primi di dicembre, poi annullata nel rispetto della dolorosa alluvione che ha colpito la nostra isola e questo, sicuramente, ha comportato una serie di problemi per l’organizzazione degli impegni dei giurati. Comunque, Guido Chiesa, Fiorella Infascelli, Enrico Pitzianti hanno inviato un comunicato in cui sottolineano la qualità dei film, seppure chiedono un’attenzione maggiore del tutoraggio per seguire le produzioni dal punto di vista tecnico e per il perseguimento del tema proposto dal concorso.
“Culurzones”, storia delicata, declinata sull’allusione di sentimenti e situazioni, ha la scena chiave nella bella scena finale, dove si incrociano le mani di due donne diverse per personalità ed etnia, nella preparazione dei ravioli tradizionali sardi. Le dita si toccano tra farina e pasta a ritrovare una collaborazione e complicità nuove. La presentazione di “Culurzones” è stata un momento toccante, perché erano presenti i genitori di Federico Lubino, morto in un incidente stradale, proprio il giorno in cui il suo progetto era stato spedito in Sardegna. La madre ha spiegato come il cast (tra cui gli ottimi Lia Careddu e Carlo Delle Piane) insieme all’amico regista Francesco Giusiani abbiamo realizzato il sogno di Federico, un ragazzo di notevole talento e di assoluta passione per il grande schermo. “Culurzones”, ha vinto, seppure per pochi voti, il premio del pubblico, dando un’ennesima soddisfazione ai genitori di Federico Lubino.
Nel voto degli spettatori, a breve distanza, si è classificato “Tu ridi”, la commedia di Chiara Sulis, che conferma le sue doti di narratrice sottile, ironica, con attenzione verso un godibile grottesco. Il cortometraggio affronta il problema del precariato, una questione che sfiora casi drammatici con una leggerezza intelligente, la quale, però, lascia l’amaro in bocca. “Tu ridi” dimostra come la giovane Sulis abbia un’ottima capacità di direzione degli attori.

“La mamma è il posto fisso” di Emanuela Cau e Gisella Congia (nella foto la locandina del film) che aveva ottenuto il primo premio come progetto, è una docufiction interessante, dove, senza vittimismi e pure con una certa ironia, si mette in evidenza il mestiere totalizzante di madre, una scelta capace di cambiarti la vita e, spesso, non riconosciuto come impegno fondamentale nella nostra società. Nel cortometraggio, un nucleo familiare viene seguito nelle sua quotidianità con un pedinamento alternato a interviste-monologhi efficaci.

Elisabetta Randaccio

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share