Cinema, premio Solinas a ‘Io e il secco’ di Santoni e Straniero

“Io e il Secco” di Gianluca Santoni e Michela Straniero – nella foto -vince il Premio Franco Solinas come miglior soggetto grazie ad una storia che guarda alla cronaca più recente attraverso il racconto di un ragazzino di appena 11 anni che, per salvare sua madre dalle botte di suo padre, decide di farlo uccidere assoldando un killer su commissione. L’opera si aggiudica la somma di 2 mila euro per essere riuscito ad essere “spietato e divertente” e capace di narrare “tra violenza e inadeguatezza, la paura e il mistero che unisce e separa padri e figli”. Due menzioni speciali sono andate a: “Piove” di Jacopo del Giudice, horror sui sentimenti con protagonista un conducente di autobus notturni in una Roma livida per la pioggia e “Tutte le storie sono ninnananne” di Giulia Martinez, originaria di Oristano, che ha al centro la vicenda di Biagio, un uomo appena uscito dal carcere che si ritrova,una volta scontata la pena, a diventare custode di un cimitero, dove regala ai morti delle fantastiche biografie. Tutti i progetti finalisti della prima fase del Solinas 2017, compresi il progetto vincitore e le due menzioni speciali, si aggiudicano anche una borsa di sviluppo del valore di 1250 euro ciascuno messa a disposizione dalla Siae per un progetto triennale destinato alla formazione e alla promozione dei giovani autori, a garanzia di un futuro per le nuove generazioni e per tutto il settore dell’audiovisivo.

All’interno, invece, della sezione “Il cantiere delle storie” dedicato al miglior soggetto di cortometraggio a opera degli studenti provenienti dagli atenei di Sassari, Cagliari, e Tor Vergata ha vinto Paola Cireddu dell’Università di Cagliari per “L’uomo del mercato” basato sulla storia vera di Mario che raccoglie le cassette del mercato ortofrutticolo per rivenderle poi a pochi centesimi, trasportandole ogni volta sulla schiena. Per la giuria, “L’uomo del mercato” è “un piccolo film in grado di descrivere un mondo attraverso un personaggio autentico ed emozionante. Ci ha colpito molto lo sguardo ossessivo e appassionato dell’autrice in grado di restituire immagini di grande impatto poetico”. Anche in questo caso sono arrivate delle menzioni speciali, ben quattro: “La lettera” di Valentina Mele dell’Università di Sassari; “Pausa” di Selene Ambrogi e “Zitto e spara!” di Lorenzo Garofalo, entrambi dell’Università di Tor Vergata; “Innocenti evasioni” di Mario Garzia, Università di Cagliari.

Francesco Bellu

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