Cala Gonone Jazz, la 18enne Djana Sissoko incanta il pubblico nelle Grotte del bue marino

Ha appena 18 anni ma sta già conquistando gli amanti del blues di tutto il mondo: quello di Djana Sissoko, figlia d’arte (suo padre è il più famoso Baba, polistrumentista maliano), è uno dei nomi rivelazione della trentesima edizione di Cala Gonone Jazz, festival internazionale che ha preso il via il 20 luglio e va in scena in questi giorni nella località sul mare del Golfo di Orosei.

Stamattina Djana e Baba Sissoko si sono esibiti in un live all’interno delle suggestive Grotte del Bue Marino, una delle location scelte per il festival insieme alla spiaggia di Cala Gonone, l’Acquario e il teatro comunale. Accompagnati da luci viola e dal suono del mare che si infrangeva sulla roccia i due hanno condotto il pubblico in un viaggio sonoro che ha percorso l’Africa occidentale, ha raggiunto il Missisipi e toccato le sponde del Mediterraneo tra blues, soul, musica etnica, reggae e fusion. Djana alla chitarra e voce, Baba impegnato tra percussioni e strumenti a corda tipici del Mali hanno animato le grotte con brani ispirati alla tradizione africana e dei griot, i cantastorie maliani, ma anche alle più classiche sonorità blues che in quelle terre sono nate.

“Ho iniziato a cantare a 11 anni, quando un’insegnante a scuola mi ha detto che avevo una bella voce e avrei dovuto dedicarmi al canto – ci ha raccontato Djana – a casa ho sempre respirato musica, ma non pensavo che mi ci sarei dedicata di persona. Da tre anni suono insieme a mio padre. Sono nata a Cosenza, la mia famiglia di origine è del Mali e nella mia anima convivono insieme le influenze africane e quelle mediterranee”. Durante il live la giovane Sissoko ha presentato anche alcuni brani per voce e chitarra in cui ha potuto mostrare al pubblico di Cala Gonone le sue straordinarie capacità di compositrice e cantante.

Il programma del festival prosegue ancora sabato sera con il trio composto dal pianista Leszek Możdżer, Larss Danielsson al violoncello e Zohar Fresco alle percussioni; domani l’ultima giornata di appuntamenti con i Caravela (alle 11,30 alle Grotte del Bue Marino) e la pianista Larissa Belotserkoskaya (alle 19 all’Acquario). Il sipario sulla trentesima edizione del Festival calerà alle 22 al teatro comunale con la produzione originale di Battista Giordano “Krónos e Kairós” con Ariel Horowitz, Battista Giordano, Piotr Marciak, Tomasz Wiroba, Carlos Garfias.

(Foto di Giulio Capobianco)

Francesca Mulas

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