Cagliari, la piccola impresa meridionale di Papaleo sul palco del Massimo

Un intrigante viaggio tra storie a tempo di musica: ritorna nell’Isola Rocco Papaleo, talento eclettico, attore di teatro e cinema, musicista, scrittore, sceneggiatore e regista, con “Una piccola impresa meridionale” – uno spettacolo-concerto, o meglio «un esperimento di teatro canzone» in cui si intrecciano parole e note, pensieri ed emozioni, in cartellone da mercoledì 2 marzo fino a domenica 6 marzo al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30, la domenica alle 19 e il giovedì doppia appuntamento con la pomeridiana alle 16.30) per la stagione de de La Grande Prosa firmata CeDAC / Circuito Multidisciplinare della Sardegna.

In un libero gioco di associazioni, come sfogliando le pagine di un diario, l’artista lucano costruisce fantasiosi ed evocativi itinerari, sottolineando segrete corrispondenze tra stati d’animo e paesaggi, regala riflessioni e suggestioni, amplificate dalla colonna sonora: sotto i riflettori, insieme a Rocco Papaleo, l’affiatato ensemble formato da Francesco Accardo alla chitarra e Jerry Accardo alle percussioni con Guerino Rondolone al contrabbasso e Arturo Valiante (pianoforte), per un coinvolgente pellegrinaggio verso Sud. Luogo dell’immaginario, insieme concreto e “mitologico”, il Meridione d’Italia – e del mondo – vive di poetiche nostalgie tra dolorose partenze e amari ritorni, confinato in una dimensione quasi fuori dal tempo, e dalla storia, o meglio in “controtempo” rispetto al cuore della politica, ai tavoli in cui si decidono i destini e le sorti del Belpaese e dell’umanità.

Una piccola impresa meridionale” – scritto a quattro mani con Valter Lupo, che firma anche la regia, e interpretato da Rocco Papaleo insieme ai quattro musicisti – è uno spettacolo sui generis, un caleidoscopio di ricordi, sensazioni, intuizioni, una narrazione visionaria e cangiante che muta sera dopo sera, in base all’atmosfera e gli umori della serata e all’alchimia con il pubblico. Un’opera on the road, con una partitura rigorosa ma aperta alle variazioni anche minime ma significative: un’avventura che ricomincia ogni volta, sempre nuova, dall’incontro fra artisti e spettatori, in cui si fondono la passione per il mondo dei suoni e per l’arte del raccontare, sempre sul filo di una sottile ironia.

Un affresco dell’Italia – di oggi e di ieri – ma anche un viaggio nei labirinti della mente, tra considerazioni estemporanee e ragionamenti filosofici sull’uomo e la società: un’originale rielaborazione e reinvenzione della forma del teatro-canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, per una drammaturgia fatta di parole e musica, in un’unione inscindibile che unica restituisce il senso e il respiro dei pensieri, per affrontare temi anche drammatici in chiave di voluta leggerezza.

Icona di un Sud autentico, capace di ripensare e analizzare la propria storia e riscattare le antiche sofferenze senza rinunciare alle proprie radici e alla propria identità, consapevole della propria ricchezza della propria cultura e delle proprie tradizioni, ma anche della tragedia in cui è imprigionato – un groviglio di contraddizioni, tra scenari mozzafiato e gioielli architettonici, monumenti del passato e moderne cattedrali nel deserto, simbolo del fallimento di un sogno (o incubo) industriale, Rocco Papaleo porta in scena le sue visioni.

Tra versi di canzoni ancora da scrivere e note melodie, l’artista di Lauria conduce gli spettatori alla (ri)scoperta di una condizione dello spirito, prima ancora che realtà geografica: si è meridionali per nascita, non necessariamente per scelta, ma lo si diventa attraverso il fascino e l’eco degli antichi miti, il profumo e i colori della natura, le città e le strade infinite, che trasportano dal passato al futuro e viceversa, quasi sorvolando sul presente immobile nel suo caos calmo.

Dopo il successo di “Basilicata coast to coast”, Rocco Papaleo ha scelto la Sardegna per girare “Una piccola impresa meridionale” – il film che ha lo stesso titolo dello spettacolo, e verrà proposto domenica 6 marzi alle 11 al Cinema Odissea di Cagliari nell’ambito della rassegna “Schermi & Sipari” firmata CeDAC e Spazio 2001: un’opera costruita sulla musica, con un mood scandito dalle canzoni – tra cui “Dove cadono i fulmini” di Erica Mou che rappresenta il tema fondamentale.

Il viaggio a Sud dell’attore lucano – in forma di spettacolo-concerto – tocca anche la Sardegna: “Una piccola impresa meridionale” sulla scena è una affabulazione punteggiata da note, un susseguirsi di idee e storie, che non segue la trama ma idealmente rimanda alla temperie del film, in una rielaborazione e condivisione di un vissuto individuale e collettivo che si fa epica di un popolo e di una civiltà.

OLTRE LA SCENA / gli artisti (si) raccontano… : venerdì 4 marzo alle 17.30 Rocco Papaleo incontrerà il pubblico al Cinema Odissea di Cagliari condurrà Sergio Benoni (Radio X) – INGRESSO LIBERO – fino a esaurimento posti

SCHERMI & SIPARI: La Grande Prosa al Cinema Odissea di Cagliari: domenica 6 marzo alle 11 si proietta il film “Una piccola impresa meridionale” scritto (con Valter Lupo) e diretto da Rocco Papaleo – con Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova e lo stesso Rocco Papaleo.

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