Cagliari, la Biennale del teatro sardo. Spettacoli di 25 compagnie al Massimo

Un tentativo di ripartenza, un momento di ascolto e di confronto del panorama teatrale sardo. Nasce con queste premesse la Biennale del teatro di produzione nell’Isola: una vetrina negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari dove venticinque compagnie – 10 da Cagliari, 6 da Sassari, 2 da Quartu, oltre che da Mogoro, Nuoro, Capoterra, Sinnai e Alghero –  proporranno i propri spettacoli dall’11 al 22 ottobre. Dodici giornate intensissime con anche un osservatorio critico composto di giornalisti/e teatrali e studiosi/e – guidato dal critico Walter Porcedda – sche eguirà tutta la programmazione, così da elaborare analisi, riscontri e individuare talenti.

Oltre agli spettacoli, sono previsti anche una serie di incontri: venerdì 16 ottobre, alle ore 18 il focus sarà sulle produzioni sarde in cantiere; sabato 17, alle ore 17.30 per I progetti in rete e infine giovedì 22 ottobre, alle ore 18.30 ci si interrogherà su quale futuro desiderato e possibile per la scena performativa sarda.
La Biennale costituirà un’occasione per osservare lo stato dell’arte della produzione teatrale in Sardegna, lungo territori differenti dell’Isola, così da essere in grado di mettere a sistema le competenze, osservare gli storici, monitorare i talenti e riflettere sulle opportunità prossime.

S’inizia domenica 11 ottobre in Sala M3, con la doppia replica alle ore 17 e ore 21 di In your eyes di Compagnia B, performance sensoriale per max 24 persone, del gruppo cagliaritano guidato da Alice Capitanio e Luca Sorrentino. Lunedì 12 ottobre, in Sala M1, alle ore 21 si prosegue con Acciaio, una sequenza di quadri coreografici del duo – con sede a Sassari – Senza confini di pelle, composto da Valentina Solinas e Dario La Stella. Martedì 13 alle ore 19, Teatro Tragodia di Mogoro mostrerà nella Sala M2, Piriciò est dottori si o no?, una vicenda di equivoci e svelamenti tratta di Molière; invece nella Sala M1, alle ore 21 L’Effimero meraviglioso (Sinnai) mostrerà Adagio ma non troppo, attraverso le azioni di un quintetto di attori che si confronta con la stagnazione della vita.

Mercoledì 14 alle ore 19, nella Sala M2, Compagnia Garcìa Lorca di Nuoro mostra un adattamento del romanzo La via del male, di Grazia Deledda, e alle ore 21 nella Sala M1, ci sarà La vedova scalza di Theandric (Cagliari), spettacolo tratto dal romanzo di Salvatore Niffoi. Giovedì 15 ottobre, in Sala M2, alle ore 19 sarà la volta di Abaco Teatro (Monserrato) con Ottavio Bottecchia vite in volata, storia del famoso ciclista degli anni Venti; in Sala M1 alle ore 21 Donne, passioni… rivoluzioni di ARt’In produzioni (Cagliari), un delicato monologo, un musicista e una scenografia cangiante che racconta la storia di tre donne che hanno impresso i tempi.

Venerdì 16 ottobre in Sala M2, alle ore 19 ci sarà Il martirio di Anna P., della compagnia cagliaritana Artifizio, un monologo ideato e scritto da Carlo Antonio Angioni liberamente tratto dagli scritti di Anna Politkovskaja; nello stesso giorno in Sala M1, alle ore 21, ci sarà Medea, regia di Matteo Loglisci prodotto dalla compagnia TiConZero. Sabato 17 ottobre alle ore 17 in Sala M1, ore 17, la coreografa e danzatrice Donatella Martina Cabras mostrerà Sui miei passi, prodotto da Teatro dallarmadio (Cagliari), una performance che prende vita dall’azione del camminare come campo d’indagine fisico oltre che metaforico. Freschi del recente successo al Fringe di Roma, sabato 17 nella Sala M1, alle ore 18 Anfiteatro Sud (Capoterra) mostrerà S’accabbadora, un atto unico ispirato all’opera Le serve di Jean Genet; in Sala M2, ore 19 Teatro Tages (Quartu S.Elena) propone Il fil’armonico, un mosaico di momenti di vita del marionettista che si intrecciano con le storie delle sue figure.

Alle ore 21 in Sala M1, sarà la volta di Un mistero in nero della compagnia sassarese Laborintus con Rossella Faa, un lavoro dedicato a Billie Holliday, signora del jazz e del blues. Domenica 18 ottobre, si inizia alle ore 11 in Sala M2 con La fiaba di Re orcone di Istranzos de domo/ C’è un asino che vola (Quartucciu), una storia tratta dalla fiaba originale del padre di Dodò, dell’Albero Azzurro. In Sala M2, alle ore 19 Is Mascareddas, storica compagnia di marionette e burattini, proporrà in prima regionale Giosuè, Peppino e il segreto di Pantalone, vicenda in cui i due ormai anziani burattini decidono di andare nella pensione di Pantalone. Lunedì 19 ottobre, in Sala M2 alle ore 19 Teatro Impossibile (Cagliari), mostra Erranza, uno scenario tragicomico di e con Eliana Ruvioli; si prosegue alle 21 in Sala M1 con Il grande Leviatano. Studio dal Moby Dick, uno studio di Neroteatro/Teatro del sale, intorno al tema delle ossessioni, a partire dal capolavoro di Melville.

Martedì 20 ottobre, in sala M2 alle ore 19 Meridiano Zero (Sassari) mostra le B-Tragedies, Trilogia shakespiriana trash, il degradamento di opere altissime di cui rimangono solo gli avanzi che Marco Sanna e Francesca Ventriglia in scena cercano di inserire in un processo di trasformazione e riciclo. Si prosegue alle ore 21 in sala M1 con i due atti unici della Serata Feydeay del Teatro Sassari: “La notti chi la mamma è mortha e “Il rimedio è peggiore del male”. Mercoledì 21 ottobre Maldimarem/Lo Teatrì (Alghero), in Sala M2 alle ore 19 mostra Fucilate d’artista, monologo in cui l’attore impersona se stesso; alle ore 21 in Sala M1, Teatro Tabasco (Sassari) propone Der boxer – Ballata per Johann Trollmann, un monologo appassionato sulla storia di un uomo Sinti che ha sfidato il Terzo Reich,
Giovedì 22 ottobre, in Sala M1, alle ore 17 ci sarà Galline libere di La Botte e il cilindro (Sassari) con la storia di Malva e Zuzù, due galline nate in cattività che si trovano improvvisamente libere e infine, in Sala M1, alle ore 21 Batisfera (Cagliari) con Cinquanta cani e modi per essere felici: due individui hanno l’ambizioso compito di raccontare cinquanta storie di cani e spiegare come essere felici nella vita.

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