Non un semplice concerto. Di più: un concerto spettacolare. Da vivere e ascoltare davanti a un gruppo di musicisti che, all’improvviso, ti sembra di essere atterrato nelle rarefatte atmosfere da Cotton Club, il famoso night club di New York molto in voga negli anni del proibizionismo. Lei è la cantante italo-americana Jessica De Giudici, e il suo è un omaggio alle grandi lady del jazz dal titolo The Red Hots Rags, dal nome del gruppo che vede Giulio Romano Malaisi alla chitarra, Nick Lenner Webster al contrabbasso, Andrew Hedges al piano e Daniele Antenucci alla batteria. Quasi due ore di grande musica per una raffica di brani indimenticabili interpretati negli anni da Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nina Simone, Julie London.
Nata a Torino, padre originario di Bosa e madre di New York, De Giudici oggi è una vocalist di razza che ha mosso i suoi primi passi a Londra. “La mia passione per il jazz è nata nella capitale – racconta -. Dopo aver studiato e lavorato a Bologna ho deciso di provare a vedere che aria tirava in Inghilterra e mi sono iscritta ad un breve corso di tre mesi per cantanti alla Tech Music School. Sentivo che volevo fare della musica la mia professione. Così ho deciso di restare”. Una decisione che si è rivelata azzeccata. Oggi le sue esibizioni fanno rivivere l’età d’oro del jazz e non a caso il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna ha reclutato la band per un piccolo tour che parte questa sera al Jazzino di Cagliari, per poi replicare domani, venerdì 22 febbraio, (ore 20.30) al Bocheteatro di Nuoro e infine sabato 23 febbraio (sempre alle 20.30) al Vecchio Mulino di Sassari.
Ma non solo jazz promette la voce di Jessica, artista molto appassionata di moda e proprio per questo attenta allo stile degli abiti con cui si presenta sul palco. De Giudici ha scelto una carrellata di hit dalle forti influenze gypsy, blues e swing che attraversano tutta la prima metà del XX secolo, fino al secondo dopoguerra, con omaggi anche ai classici del repertorio italiano. (don.perc.)