Arte, creatività e tecnologia nella residenza internazionale di KyberTeatro

Una residenza artistica tecnologica che coinvolge anche scuole e università. Si chiama ‘Augmented Reality Theater Experience’ (Arte) ed è curata dalla compagnia KyberTeatro, spin off dell’Aquilone di Viviana, diretta da Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo. Il progetto transdisciplinare, cha la sua base nello spazio Osc di via Newton a Cagliari, è partito a dicembre con la mobilità di artisti e delle loro opere provenienti da Francia e Libano.

L’obbiettivo è favorire la sperimentazione creativa digitale attraverso lo scambio con artisti sardi, collaborazioni per nuove produzioni di spettacoli che saranno rappresentati, ultimato il progetto, oltre che in Sardegna nei paesi degli artisti ospitati e nei principali Festival internazionali di settore. Finalizzata anche alla ricerca di attori, attrici e performer under 35, e non, da inserire nelle produzioni finali del progetto, ha come focus il concetto di ubiquità reale e virtuale: la conquista del diritto all’ubiquità, quasi necessario in questi tempi spesso segnati da confini fisici e umani invalicabili. Tra gli artisti ospitati, i francesi Matthieu Tercieux e Edouard Souillot della compagnia V.E.I.A. di Lione e i libanesi Roaa Bzeih e Jad Hakawati della compagnia Minwal Theatre di Sidone. Negli ultimi due mesi del 2018 A.R.T.E. si intreccerà con la quinta edizione del Festival internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie Le Meraviglie del possibile, organizzata da KyberTeatro, in programma fino al 21 dicembre. Dal 5 novembre è in corso tecnologia indossabile, laboratorio per la creazione di costumi di scena wearable device. Il 16 novembre è in programma la conferenza di Carlo Infante, performing media, “Dal video teatro allo storytelling urbano”, alle 17.30, Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari.

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