Arpe nel mondo, festival internazionale con concerti in miniere e balconi

Al via sabato 30 settembre da Cagliari la terza edizione di “Arpe del Mondo”, il festival internazionale dell’arpa ideato e diretto dal musicista Raoul Moretti con la produzione e organizzazione dell’Ente Concerti Città di Iglesias. Spettacoli inediti, con arpe del Sud America con 35 corde anziché 47 come quelle tradizionali, fuori dai teatri in programma fino a domenica 8 ottobre tra Cagliari e Iglesias. La manifestazione porterà nell’Isola otto talenti provenienti da Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Perù e Serbia che condivideranno con il pubblico e gli artisti sardi la loro cultura e le loro tradizioni.

Il cartellone

Nove i concerti più tre eventi collaterali in uno scenario immerso nella natura con iniziative di importanza sociale e turistica. Il concerto d’apertura infatti si terrà sabato sul palco del Ts’E di Is Mirrionis dove si esibirà il gruppo ‘Arpa de America’ dell’Ecuador e Cile. Tra le location l’Orto botanico di Cagliari, Porto Flavia e la miniera di Monteponi e i balconi di Cagliari e Iglesias. Tra gli artisti che saliranno sui palchi Zelika Milosevic, musicista della Serbia, lo stesso direttore Raoul Moretti, Gabriel Perlestain Sanchez (Messico), Yofre Brito (Colombia) e Ayfa De La Cruz Nieto (Perù). Il festival si chiuderà domenica 8 ottobre alle 19, in occasione della giornata nazionale degli Emodializzati in collaborazione con Aned Sardegna e A.v.e.n.t.i. Onlus di Iglesias, i musicisti si esibiranno in uno spettacolo gratuito ‘Latinoamericanto’. “Si tratta di un format unico nel suo genere, per questo abbiamo deciso di mantenere il format degli scorsi anni- ha spiegato Raoul Moretti, direttore artistico e ideatore del festival – un aspetto è legato all’ospitalità e alla condivisione per tutta la durata del festival, l’altro è a una visione diffusa sul territorio, quindi non solo teatro ma anche location diffuse e uniche nel loro genere. Il nostro obiettivo, come ogni anno, è quello di riuscire a comunicare un’immagine diversa dell’arpa classica e utilizzarla come strumento per la conoscenza di altre culture, tra tradizione ed Innovazione”.

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