All’Ersu di Cagliari una rassegna sulla narrazione filmica del primo Novecento

Una rassegna cinematografica sui temi della Prima Guerra Mondiale, promossa dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio (Ersu) di Cagliari. Dall’8 al 14 novembre, nella Sala Nanni Loy di via Trentino, con ingresso libero, saranno diversi gli spunti di riflessione sulla storia del primo Novecento. La nitroglicerina all’epoca era la base sia della pellicola cinematografica che della polvere da sparo. Per muovere la macchine da presa si girava la manovella e così per la mitragliatrice. Il cinema riprendeva “il vero”, la mitragliatrice uccideva per davvero. La pellicola era destinata a mostrare immagini di morte, la mitragliatrice forniva la morte reale. La prima Guerra mondiale offre strane analogie: la tragica modernità nascente intreccia tecnologie di morte. Si uccideva nei teatri del conflitto e il cinema rendeva fantasmatico il massacro. I campi di battaglia si ricoprivano di masse di cadaveri, i cinema di masse di spettatori a cui veniva raccontata la guerra. L’Europa si riempiva di cimiteri, i cinema di fantasmi.

La narrazione cinematografica del conflitto ha mostrato e al contempo occultato quale era la vera natura del Novecento nascente, ha costruito il visibile dell’immane tragedia stabilendo figure stabili, cliché, immaginari che sono ancora oggi ciò che “vediamo” della prima carneficina mondiale. E ciò che “vediamo” è anche ciò che si è voluto e si vuole far “vedere”, lasciando trapelare l’orrore o rendendolo accettabile, mostrandone le ragioni profonde o annacquandole nelle trame sentimentali o individuali. Le centinaia di film sulla Prima guerra mondiale sono, volenti o nolenti, il corpo visibile del conflitto, ma anche di come si sia voluto renderlo visibile e per questo è necessario “riguardarli” con occhi attenti perché ogni film è figlio di una memoria, contribuisce a crearla, ed è la “cenere” del presente e del passato.

La rassegna è organizzata col contributo del Conservatorio Giovanni Pierluigi da Palestrina, l’Associazione Sardinia Pro Arte e il critico cinematografico Giuseppe Ghigi. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.

 

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