Al via ‘Terre di confine film festival’: focus sui cileni Alberdi e Larraín

Ancora pochi giorni per l’anteprima di Terre di confine film festival prevista sabato 2 marzo alla Cineteca sarda di viale Trieste a Cagliari. Oltre alla visione in prima assoluta del nuovo spot del festival, l’anteprima della dodicesima edizione ospiterà un breve assaggio di due delle pellicole protagoniste del festival e firmate dai registi cileni Maite Alberdi e Pablo Larraín.

Per chi fosse interessato a conoscere nel dettaglio il programma del festival, che si tiene nel mese di marzo tra Cagliari, Solarussa, Asuni, Alghero e Sassari, l’appuntamento è dunque per sabato, alle ore 10.30, in occasione della conferenza stampa, alla quale prenderanno parte il regista Marco Antonio Pani, in qualità di direttore artistico, e Antonello Zanda in rappresentanza della Società umanitaria cineteca sarda, partner dell’iniziativa assieme alla Sardegna Film Commission. Di Pani sarà proiettato lo spot documentario intitolato La Libertà, realizzato con Paolo Carboni alle riprese e gli allievi del laboratorio di cinematografia.

Ma veniamo agli autori scelti dal direttore artistico. Si tratta della regista Maite Alberdi, nata a Santiago del Cile nel 1983, produttrice, documentarista, sceneggiatrice e critica cinematografica in cartellone con la sua pellicola Yo no soy de aquì (2016). Un film che dovrebbe ricalcare il suo stile, da sempre legato alla narrazione di storie di vita quotidiana che si rivelano poi drammatiche denunce di temi legati alla disabilità e all’emarginazione.

Il secondo regista è invece Pablo Larraìn, nel 2013 tra i giurati del Festival del cinema di Venezia e nel 2016 sugli schermi con Neruda, un film di grande potenza espressiva incentrato sulla vita del poeta e politico cileno. Di Larraìn, al festival si potrà vedere El club, film vincitore di numerosi premi tra cui il Gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino nel 2015 e una candidatura ai Golden Globe.

(Foto tratta dal film El Club)

 

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