Al teatro Lirico di Cagliari ‘Lo schiavo’: prima esecuzione in Italia dell’opera

Mancano pochi giorni al debutto nazionale al Lirico di Cagliari de Lo schiavo di Antônio Carlos Gomes, forse il lavoro più noto del compositore e musicista brasiliano che durante ‘l’età dell’oro dell’opera’, in pieno Ottocento, riscosse un bel successo di pubblico anche nel nostro Paese (1836-1896). Venerdì 22 febbraio, alle 20.30, a inaugurare la nuova stagione di lirica e balletto, sarà dunque l’allestimento del teatro di via Sant’Alenixedda, in coproduzione con il teatro São Pedro di San Paolo e il festival Amazonas de Opera di Manaus (Brasile). Un’opera che gode anche del prestigioso patrocinio culturale dell’Ambasciata del Brasile in Italia: lo spettacolo è stato infatti presentato in anteprima dal presidente del Lirico Giuseppe Andreozzi con un concerto a Roma: “Lo schiavo è un’opera attraverso la quale Gomez volle lanciare un messaggio al mondo con l’intento di cancellare per sempre la piaga della schiavitù”. Una storia che racconta le drammatiche guerre sostenute dalle tribù brasiliane dei Tamayos, un travagliato intreccio amoroso sullo sfondo una cupa pagina di storia: la schiavitù in Brasile e la lotta per la sua abolizione contro i portoghesi vincitori. Iberè, prima schiavo, poi capo della tribù Tamayos, è il protagonista dell’opera.

Grande la soddisfazione del sovrintendente del teatro Lirico Claudio Orazi a poche ore dalla rappresentazione: “Dopo i successi a New York de La campana sommersa di Respighi e L’ape musicale di Lorenzo Da Ponte, la prima rappresentazione assoluta in Italia de Lo schiavo amplifica il nostro progetto di internazionalizzazione. Lo spirito di tali iniziative evidenzia il ruolo di ricerca, produzione e promozione dell’opera lirica che il teatro svolge e per il quale nuovi progetti sono in cantiere”. La regia è firmata dal milanese Davide Garattini Raimondi, bacchetta già nota alla platea cagliaritana (sua la direzione de L’ape musicale di Da Ponte nell’estate 2017). Le scene sono di Tiziano Santi, i costumi di Domenico Franchi, le luci di Alessandro Verazzi e la coreografia di Luigia Frattaroli.

La stagione, molto attesa dal pubblico, quest’anno propone un ricco cartellone di opere, concerti e balletti. Nello specifico sono previste otto opere ed un balletto per i nove turni di abbonamento (uno in più rispetto allo scorso anno: il nuovissimo turno L) e poi quattro recite fuori abbonamento nel periodo estivo. Otto i titoli delle opere in cartellone: Lo schiavo, Tosca, La cambiale di matrimonio, Il campanello, Don Giovanni, Attila, Macbeth, Hänsel und Gretel ed il classico Le corsaire per il balletto. Sei saranno le nuove produzioni e coproduzioni in ambito nazionale ed internazionale.

Di prim’ordine le voci del cast che prevede: Svetla Vassileva (22-24-27-1-3)/Diana Rosa Càrdenas (23-26-28-2) (Ilàra); Elisa Balbo (22-24-27-1-3)/Francesca Tassinari (23-26-28-2) (La contessa di Boissy); Massimiliano Pisapia (22-24-27-1-3)/Lorenzo Decaro (23-26-28-2) (Américo); Rodolfo Giugliani (22-24-27-1-3)/Andrea Borghini (23-26-28-2) (Iberè); Daniele Terenzi (22-24-27-1-3)/Gianni Giuga (23-26-28-2) (Gianfèra); Dongho Kim (22-24-27-1-3)/Shi Zong (23-26-28-2) (Il conte Rodrigo/Goitacà); Marco Puggioni (Guarûco); Michelangelo Romero (Tapacoà); Francesco Musinu (Tupinambà/Lion). Repliche fino al 3 marzo. (d.p.)

(Nella foto uno dei figurini dei costumi realizzati da Domenico Franchi)

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