A Sassari via alla stagione lirica, nonostante tagli e ritardi

Alla fine l’ente concerti “Marialisa de Carolis” è riuscito a mettere in scacco le difficoltà, presentando sul tavolo della nuova stagione lirica e sinfonica in programma dal 9 ottobre al 6 dicembre nomi del calibro di Rossini, Mozart, Verdi, Čajkovskij e Beethoven. Ma per chiudere la partita le mosse sono state tutt’altro che semplici. I tagli al settore culturale, e musicale in particolare, sono ormai purtroppo una costante non solo regionale, ma nazionale, se a questo si aggiungono ritardi e lungaggini poi, il rischio è di arrivare a ridosso della presentazione della stagione con il fiato corto. Quello che hanno sottolineato maggiormente gli organizzatori – il presidente dell’ente Alessandro Bisail, il vicepresidente Antonello Mattone e il direttore artistico Marco Spada – è la difficoltà di poter fare una programmazione per tempo; così i mesi corrono tra contratti da stipulare, date da definire e un occhio sulla borsa dei denari con la calcolatrice sempre appresso.

Numeri alla mano i contributi sono tutti sotto il segno della sottrazione: meno 100 mila euro da parte della Fondazione Banco di Sardegna e meno 85 mila da parte del ministero dei Beni culturali. La Regione Sardegna ha dato un contributo complessivo per tre anni che ammonta ad un totale di 700 mila, cifra ben lontana dal milione ipotizzato inizialmente da una legge regionale che regolamentava i due enti lirici isolani. E anche l’amministrazione comunale di Sassari si è rimboccata le maniche per recuperare denari dal fondo di riserva. A questo si aggiunge poi la disponibilità del Teatro Comunale, che da un paio d’anni ha sostituito lo storico Teatro Verdi come luogo in cui si svolgono gli spettacoli, arrivata solo dopo Ferragosto, in pratica appena due mesi prima che si alzasse il sipario. Così alcune occasioni importanti sono svanite, come ad esempio la possibilità di avere un direttore d’orchestra come Claudio Abbado.

Il “Comunale”, nonostante sia recente come costruzione, presenta infatti dei problemi già evidenti al momento della sua inaugurazione dovute sia all’iter ventennale di costruzione sia ad alcune soluzioni tecniche che lo rendono un vero e proprio “mammuth” solo per l’ordinaria manutenzione, tutta sulle spalle di Palazzo Ducale: in primis spazi enormi da illuminare e riscaldare. Tant’è vero che il sindaco Nicola Sanna ha inviato alla Regione la richiesta di un finanziamento specifico per la struttura di circa 650 mila euro all’anno che aiuterebbero non poco in questo senso. Ora però bisogna vedere in che modo viale Trento risponderà.

Il cartellone. Ma “the show must go on” e il 9 ottobre si parte con un programma misto che in base alle nuove regole ministeriali mescola opera lirica, balletto e un concerto sinfonico, già in programma l’anno scorso, ma poi saltato per effetto dei tagli ministeriali. L’apertura è un vero e proprio evento: ad inaugurare la 72 edizione sarà Elisabetta regina d’Inghilterra di Gioachino Rossini, mai eseguita in Sardegna e una vera e propria rarità anche per i cartelloni internazionali. L’opera verrà messa in scena in occasione del bicentenario della sua prima rappresentazione, avvenuta al Teatro Regio di Napoli nel 1815, con un allestimento originale curato in regia da Marco Spada, direttore artistico del “de Carolis”, mentre sul podio ci sarà Federico Ferri che arriva da una lunga esperienza internazionale con la concertistica di età Barocca. L’ultima dei Tudor sarà calata in un’atmosfera ben lontana dalla corte rinascimentale in cui è ambientata la vicenda e si immergerà tra i colori della Swinging London: sarà come una Lady Diana al contrario, che anteporrà il potere e la ragion di Stato all’amore. Per l’occasione lo spettacolo verrà ripreso dalla casa discografica Bongiovanni che realizzerà un dvd e saranno presenti in platea inviati delle principali riviste di settore nazionali ed estere.

Secondo appuntamento è il Don Giovanni, dramma giocoso in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart (30 ottobre – 1° novembre), che torna a Sassari dopo vent’anni di assenza. Dopo Le nozze di Figaro e Così fan tutte, messe in scena al Comunale nel 2012 e 2013, si completa così la trilogia “italiana” del genio di Salisburgo, scritta come le precedenti da Lorenzo Da Ponte. La vicenda del “dissoluto punito”, sarà proposta in un nuovo allestimento dell’Ente Concerti di Sassari. La regia è stata affidata al catalano Paco Azorìn, la direzione dell’orchestra dell’Ente a Gaetano D’Espinosa, già a Sassari negli anni passati per guidare l’orchestra del De Carolis in tre concerti sinfonici e nel Nabucco del 2012.

Il 7 e 8 novembre è la volta di un classico senza tempo: Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. A metterlo in scena a Sassari sarà il prestigioso Balletto di Roma, nell’allestimento basato sul nuovo libretto e l’elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim, con la coreografia di Mario Piazza e la straordinaria partecipazione, nel ruolo della Fata Confetto di Andrè de la Roche. Terza e ultima opera per quest’anno sarà Aida di Giuseppe Verdi, il 27 e 29 novembre. A Sassari, dove manca da ben 36 anni, arriva nella versione “pocket” allestita per il Teatro Regio di Parma da Franco Zeffirelli, ripresa al Comunale da Stefano Trespidi. A dirigere l’orchestra del “de Carolis” sarà lo spagnolo Sergio Alapont, un habitué di Sassari, che ha già diretto Il Barbiere di Siviglia rossiniano nel 2010, Norma di Bellini nel 2011 e il Roméo et Juliette di Gounod nel 2012. Una settimana più tardi, il 5 e 6 dicembre, sulla Stagione 2015 calerà il sipario con la Sinfonia n.9 in re minore – op. 125, più comunemente famosa come “La Nona”, di Ludwig van Beethoven. Il concerto, già programmato per lo scorso anno e molto atteso dal pubblico sassarese, fu cancellato per la rimodulazione del cartellone 2014.

Le iniziative collaterali. Due giorni prima di ogni opera saranno come sempre ospitate nella Sala concerti del Teatro Comunale le Tavole rotonde di presentazione. Esperti, musicologi e critici incontreranno il pubblico per illustrare la storia, l’evoluzione e l’attualità di ognuna delle tre opere in programma. Il calendario prevede le conferenze di Elisabetta Regina d’Inghilterra il 7 ottobre alle 17 con Bruno Cagli; di Don Giovanni il 28 ottobre con Elena Filini e infine di Aida il 25 novembre con Marco Spada. Non mancheranno le anteprima giovani, appuntamenti esclusivamente dedicati agli studenti e ai loro docenti che potranno assistere a tutti e cinque gli spettacoli “prima della Prima”. Per aderire al progetto è necessario compilare la scheda di prenotazione sul sito enteconcertidecarolis.it. Fa inoltre parte del Progetto Scuole il “Teatro musicale per piccoli”, che metterà in scena, in date e orari da concordare con gli istituti, Pierino e il lupo di Prokofiev, una versione ridotta di Don Giovanni di Mozart e Il pesciolino grigio di Moretto.

Francesco Bellu

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