A Sassari FAScinA_2015: il cinema femminile segue il filo dell’imperfezione

Otto percorsi per raccontare il cinema da un punto di vista rigorosamente femminile, otto tappe per conoscere autrici e punti di vista, per scoprire che dietro la macchina da presa le donne ci sono sempre state sin da quando la Settima Arte ha iniziato i suoi primi passi alla fine del XIX secolo. Questo e molto altro ancora sarà al centro di FAScinA_2015, il forum annuale delle studiose di cinema e audiovisivi che si terrà a Sassari da domani, 5 novembre, sino a sabato nell’aula Eleonora d’Arborea in Rettorato.

Giunta alla quarta edizione, la kermesse ha come tema conduttore quello dell’imperfezione nel cinema delle donne che verrà declinato in vari interventi con l’obiettivo di cercare una nuova chiave interpretativa della storia del cinema e dei media in generale, mettendo a fuoco i lavori e le attività delle donne all’interno della filiera filmica. Luogo dello scarto e della mancata corrispondenza ad un modello inteso come assoluto, l’imperfezione può diventare, infatti, uno spazio di libertà dove elaborare e sovvertire i ruoli prestabiliti dalle istituzioni e le consuetudini. In sostanza è una forma di autodeterminazione rivoluzionaria, di rivendicazione del proprio essere.
L’edizione di quest’anno è curata da Lucia Cardone (Università di Sassari), Daniela Aronica (Universitat de Barcelona), Cristina Jandelli (Università di Firenze) e Chiara Tognolotti (Sarah Lawrence College, Firenze) e vede la presenza di numerose relatrici arrivate non solo dall’Italia, ma anche dal resto d’Europa, sino alla Nuova Zelanda. Ad aprire il forum giovedì alle 17 ci saranno due eventi speciali: la visione in anteprima di un cortometraggio di Marilisa Piga, “Urban bike messengers in Cagliari” che sarà presentato da Nevina Satta (Fondazione Sardegna Film Commission); e dalla sessione Deledda reloaded, con la prima assoluta di “Per Grazia ricevuta”, un video realizzato per FAScinA_2015 da Giusy Calia e dedicato alle immagini di Grazia Deledda. Chiude la serata la proiezione di “Cenere” di Febo Mari nella versione restaurata dalla Cineteca sarda. Il film, tratto dall’omonimo romanzo della Deledda risale al 1916 ed è stato l’unico ad essere stato interpretato dalla grande diva teatrale Eleonora Duse.

Le successive giornate, sempre ospitate dall’aula Eleonora di Arborea, sono suddivise in numerosi interventi articolati in diversi panel: Attorno alle biografie/Vite imperfette; Sui generis/Fuori dal canone; La scrittura del sé/Narrarsi e riconoscersi imperfette; Altre imperfezioni/video/performance/editoria; Personagge/ruoli/volti imperfetti; e Imperfezione/corpo a corpo. Emergeranno voci e visioni inedite come Lorenza Mazzetti, Alina Marazzi di “Un’ora sola ti vorrei”, Antonietta De Lillo riletta attraverso le immagini “scartate” da “Ogni sedia ha il suo rumore” in cui veniva raccontata la vicenda della poetessa Alda Merini, sino ad arrivare in Oriente con Yang Naimei, autrice e produttrice attiva negli anni Venti del secolo scorso, per poi ritornare in Italia con la presenza complessa di un’autrice fuori dagli schemi come Liliana Cavani.

Spazio anche alla multimedialità e alla tecnologia digitale viste come una nuova frontiera che ha stimolato chi voleva distanziarsi dai media tradizionali. Emergono figure come Gemma Burditt, Urte Zintler, Izabela Plucinska, unite tutte dal tema dell’imperfezione attraverso l’uso dell’animazione sperimentale, nella quale convergono documentari, videogame e performance. Sino al caso più estremo: quello di Orlan che ha fatto del suo corpo il centro stesso della sua opera d’arte attraverso la chirurgia plastica, dove sono i bisturi a segnare i contorni, a dare forma, fendendo la carne. Facendo di se stessa “femina faber suae”. Il viaggio prosegue analizzando i rapporti tra donna e lavoro, donna e maternità, in cui emerge la paura di chi non riesce a far coincidere la propria femminilità con l’immagine convenzionale dettata dalla società; per poi arrivare agli esempi raccontati in “Un gelido inverno” di Debra Granik e “Ida” di Pawel Pawlikowki in cui due ragazze diversissime devono fare i conti con i propri desideri e la necessità di dover prendere delle decisioni definitive.

Il programma è pubblicato sul sito: fascinaforum.wordpress.com

Francesco Bellu

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