A Bruxelles i documentari più belli: Mereu e Lixi al ‘Festival Italia in Doc’

Metà degli anni ‘20: un bancario sardo, Mario Garau, viene distaccato in Cina dal Credito Italiano per lavorare come funzionario della Italian Bank of China, negli uffici di Tientsin e di Shanghai. Siamo nell’epoca delle Concessioni Internazionali e dei Trattati Ineguali, quando cioè le nazioni asiatiche erano in gran parte incapaci di resistere alle pressioni militari ed economiche dell’Occidente. Quel bancario, occhi scuri e folta zazzera di capelli, era lo zio di Francesca Lixi, la regista cagliaritana che ha scritto e diretto L’uomo con la lanterna, film prodotto da Kinè e realizzato con la collaborazione della Fondazione Sardegna Film Commission. Selezionato tra le pellicole in gara del ‘Festival Italia in Doc’, in questi giorni a Bruxelles, il film racconta attraverso foto e documenti inediti le avventure di quel parente misterioso partito agli inizi del Novecento per l’Estremo Oriente. “Nella mia casa, quando ero bambina, giunsero alcuni bauli che gli appartenevano: erano pieni di cimeli, di filmati in 8mm e fotografie. Quegli oggetti dal profumo esotico, e le poche notizie che avevo su quel mio parente lontano, hanno ingombrato per decenni la mia fantasia e mi hanno spinto a fare numerose ricerche intorno alla sua figura. Il film, racconta anche di come la sua vita, per oltre trenta anni, si sia intrecciata con la mia. E con le mie scelte”.

A Bruxelles, assieme a Francesca Lixi, a rappresentare il meglio della produzione documentaria italiana, in questi giorni c’è anche l’ogliastrino Pietro Mereu con Il clan dei Ricciai (nella foto di apertura, uno dei protagonisti), storia di un gruppo di ex detenuti che cercano il riscatto reinventandosi un lavoro come pescatori. Un film duro e difficile, perché la pesca dei ricci in Sardegna è un’attività antichissima, praticata da poche famiglie, che da sempre si spartiscono i territori e le zone di pesca con vere e proprie faide. Il film accende i riflettori su un gruppo di uomini, gli ex detenuti Andrea, Massimo, Simone e Bruno, che cercano di archiviare il loro passato, uomini come Gesuino Banchero, 58 anni, titolare di banco di pesca al mercato di San Benedetto a Cagliari e capo di un clan che con tenacia e orgoglio porta avanti una delle più antiche tradizioni della cultura sarda. Ottima la scelta di entrambi i registi di aver chiamato a collaborare, per le rispettive colonne sonore, due protagonisti della scena musicale isolana: Rossella Faa per L’uomo con la lanterna e Joe Perrino per Il clan dei ricciai. (d.p.)

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