La cucina sarda secondo Slow Food: osterie e ristoranti, ecco i 57 migliori

Sei novità rispetto all’anno scorso e ben nove locali insigniti della “Chiocciola”, ovvero il simbolo di eccellenza attribuito da Slow Food ai ristoranti che reputa migliori e in linea con la sua filosofia. Anche i numeri della nuova Guida delle osterie d’Italia certificano la crescita della ristorazione in Sardegna, con una qualità diffusa che riguarda non solo le proposte più innovative e gourmet ma che investe anche la cucina più tradizionale, le proposte senza troppi fronzoli ma con materie prime di altissima qualità.

La trentesima guida di Slow Food quest’anno prende in considerazione 57 locali sardi. “I criteri di scelta sono quattro – spiega Raimondo Mandis, fiduciario di Slow Food in Sardegna -: il rispetto delle tradizioni gastronomiche, pur con un tocco di creatività, la scelta degli ingredienti del territorio, il prezzo (entro i 35-40 euro senza i vini per due-tre pietanze), il rispetto delle stagionalità”. La guida abbraccia tipologie di locali diverse: dalle osterie, con una ospitalità più genuina, ai ristoranti, dagli agriturismi alle trattorie. In questo senso il panorama dell’Isola delineato da Slow Food nella guida è abbastanza eterogeneo, e rappresentativo anche di concezioni diverse della ristorazione e della cucina sarda.

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Dall’alta cucina dello chef Roberto Serra di Su Carduleu ad Abbasanta alle proposte del Bistrot di Luigi Pomata a Cagliari, dalle reinterpretazione della cucina barbaricina della nuorese Marina Ravarotto (leggi l’intervista) nel suo ChiaroScuro a Cagliari ai sapori intensi di Santa Rughe a Gavoi, dalle proposte tradizionali di Su Tzilleri e su Doge di Claudio Ara a quelle di due locali nuoresi come Il Portico e Il Rifugio, fino alle rivisitazioni di Sara Congiu all’Antica Dimora del Gruccione di Santu Lussurgiu e alle proposte di una new entry come Su Recreu, agriturismo a Ittiri.

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“Segnaliamo anche ottime iniziative come quella di Li Lioni, che dal ristorante nella tenuta agricola a Porto Torres ha aperto con successo una “panefratteria” a Sassari davanti a Piazza Italia, che offre squisite varianti del più celebre piatto con il carasau, su pani frattau (piatto unico e nutriente, economico e originale nel suo rinnovare la tradizione)”, dice Mandis. “Poi le ricerche di Gianluca Del Rio de La Rosa dei Venti a Sennariolo sulle vecchie ricette casalinghe, spesso eredità solo verbale di generazioni di cuoche, o le raffinate creazioni di Manuele Fanutza (Letizia, Nuxis) che porta modernità e gusto nelle ricette tipiche sarde. E ancora: trattorie familiari e dai piatti robusti della tradizione (L’Assassino a Sassari, Da Riccardo a Magomadas, Pani e Casu a Quartu, A Galaia a Carloforte, Sa Domu Sarda a Cagliari) stanno benissimo in gioco con rivisitazioni saporite (Ispinigoli a Dorgali, Ada a San Sperate, L’Ulivo a Gonnosfanadiga). Gli agriturismi poi offrono cucina da chef (Il Giglio a Oristano) e le proprie produzioni stagionali in originali ricette (Su Recreu a Ittiri), oltre ai saporiti pesci della laguna (Pischera Mar’e Pontis a Cabras)”.

Ecco l’elenco completo (in grassetto le “Chioccioline”): Su Carduleu (Abbasanta), Il Mosto (Aggius), Li Romanì (Alghero), La Pineta (Arzana), Borgo Sant’Ignazio (Bosa), PaneLentu (Budoni), Il Caminetto (Cabras), Sa Bell’e Crabasa (Cabras), Sa Pischera ‘e Mar’è Pontis (Cabras), Bistrot di Pomata (Cagliari), ChiaroScuro (Cagliari), Il Fanà (Cagliari), La Locanda dei Buoni e Cattivi (Cagliari), Lo Zenit (Cagliari), Pintadera (Cagliari), Sa Domu Sarda (Cagliari), Sa Piola della Vecchia Trattoria (Cagliari), Su Tzilleri e su Doge (Cagliari), Il Tirabusciò (Calangianus), Oasi Blu (Calasetta), A Galaia (Carloforte), Osteria della Tonnara Da Andrea (Carloforte), Desogos (Cuglieri), Meridiana (Cuglieri), Ispinigoli (Dorgali), Borello (Gavoi), Santa Rughe (Gavoi), Locanda Rosella (Giba), S’Anninnia (Gonnesa), L’Ulivo (Gonnosfanadiga), S’Arragatteri (Iglesias), Su Recreu (Ittiri), Janna e’ Ruche (Lula), Da Riccardo (Magomadas), Sa Rosada (Mamoiada), Il Portico (Nuoro), Il Rifugio (Nuoro), Rustico (Nuoro), Letizia (Nuxis), Gicappa (Oliena), Da Gino (Oristano), Il Giglio (Oristano), Li Lioni (Porto Torres), Pani e Casu (Quartu), Ada (San Sperate), Antica Dimora del Gruccione (Santu Lussurgiu), Sas Benas (Santu Lussurgiu), Il Vecchio Mulino (Sassari), L’Assassino (Sassari), Da Armando (Sedilo), La Rosa dei Venti (Sennariolo), Kent’Annos (Sennori), La Gallurese (Tempio Pausania), Da Lucio (Terralba), L’Oasi (Teti), Locanda del Muggianeddu (Tonara), Su Bullicciu (Ulassai).  (Foto di Enrico Madau)

Andrea Tramonte

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