C’è un olio sardo nella top 10 mondiale: in vetta per il secondo anno consecutivo

L’olio San Giuliano conquista ancora una volta la classifica più illustre e conferma, per il secondo anno consecutivo, la leadership di migliore azienda olearia italiana al mondo, collocandosi nella Top 10 stilata dall’Evoo world ranking dedicata ai produttori.

Gli oli San Giuliano sono anche i primi italiani a comparire tra gli extravergini più premiati e apprezzati dalle giurie globali con il Monocultivar Bosana che fa conoscere il gusto di Alghero e della Sardegna da New York a Tokyo, da Gerusalemme a Zurigo, da Pechino a Berlino. Seguono le linee Premium fruttato e biologico cuor d’olivo, il Primér e, quindi, l’Originale che con i loro punteggi contribuiscono al piazzamento del Bel Paese al primo posto delle nazioni produttrici più virtuose.

“Alla base di questi 68 premi acquisiti in tutti i continenti nell’arco del 2022, e per i quali abbiamo evitato di tediare le redazioni – commentano dall’azienda – si trova sicuramente il lavoro di ricerca che svolgiamo quotidianamente per migliorare la tecnologia produttiva e la ferma volontà di essere al centro del cambiamento e dell’innovazione a livello internazionale.” La Domenico Manca è infatti nota per il suo approccio dinamico, sempre concretamente rivolto al futuro e il risultato odierno ne è la conferma. “Con l’ausilio di un team di agronomi dall’alto profilo professionale – continuano – ci stiamo impegnando a portare ai vertici internazionali anche l’olivicoltura locale applicando le più avanzate tecniche agronomiche e di precisione, oltre ad una tecnologia di assoluta avanguardia per la lavorazione delle olive e l’estrazione dell’olio: tutto viene progettato per ottenere esclusivamente extravergini di eccellenza, con profili organolettici ricchi e caratterizzati dai sentori e dagli aromi più tipici delle migliori varietà locali, nazionali ed internazionali.”

Grande attenzione dunque al contenuto di ogni singola bottiglia, ma anche a come questo viene rappresentato. È proprio di poche settimane fa la notizia della nuova veste grafica delle etichette San Giuliano, un design spiccatamente moderno, seppur ricco di tradizione, che fa emergere con chiarezza l’attitudine al cambiamento e porta sulle tavole italiane ed estere tutta la vivacità di un’azienda in costante fermento.

La notizia è stata dunque accolta molto positivamente, ma in azienda non ci si culla sugli allori e si guarda già al fitto piano di investimenti per il 2023 che riguarderà l’installazione di nuove linee di produzione ad alta intensità tecnologica, un magazzino di stoccaggio automatizzato, lo sviluppo di packaging ecosostenibili basati sui biomateriali, l’ampliamento della gamma con nuovi profili organolettici e di nuove cultivar, la tracciabilità sempre più capillare, la messa a dimora di nuove piantagioni e la conferma del massimo punteggio possibile AA+ , già ottenuto quest’anno, nelle due più importanti ed esigenti certificazioni al mondo di processo e di prodotto.

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