‘Aggiungi un pesce a tavola’, l’iniziativa tra mare e laguna

Un aperitivo in battello nello stagno di Tortolì per assaporare ostriche e bottarga di muggine. Oppure tra le affascinanti lagune di Colostrai e Feraxi, oasi naturalistiche a Muravera. Sono alcune delle prelibatezze a miglio zero che si possono gustare durante il tour esperienziale chiamato “Aggiungi un pesce a tavola”, organizzato dall’agenzia Laore Sardegna. Un progetto di educazione a un consumo consapevole e sostenibile dei prodotti che giungono dal mare o dall’allevamento, stagionali, altrettanto nutrienti, gustosi, sicuri.

Il progetto, finanziato con fondi europei (Feamp), è curato in raccordo con l’Assessorato regionale dell’Agricoltura. Protagoniste le peschiere di San Giovanni di Tortolì e Muravera. La prima, nata nel 1944, oltre alla pesca esercita l’allevamento delle ostriche. Nella seconda, sorta nel 1950, si pratica la piccola pesca, per portare sui banchi di vendita tra i tanti, spigole, orate, sparlotte accanto a vongole veraci, arselle, cozze e ostriche.

Educazione, formazione, conoscenza sono le parole chiave del progetto che “intende anche sfatare il mito del pesce sicuro e sano solo se è pescato in mare. Portare a tavola i pesci “poveri”, piccoli, spinosi, dimenticati, benché gustosissimi e ricchi di proprietà salutari – spiega Iolanda Viale, referente del settore ittico di Laore -, aiuta a mantenere sano l’ecosistema perché lo sfruttamento eccessivo delle specie più ricercate può compromettere gli equilibri ambientali”.

Luca Cacciatori, presidente della cooperativa pescatori di Tortolì spiega: “da gennaio a maggio attuiamo il fermo biologico in laguna. I nostri impianti di cattura si fermano, le paratie si sollevano e i pesci hanno la possibilità di muoversi liberamente dal mare verso la laguna trovando il loro habitat ideale”.

“Aggiungi un pesce a tavola” coinvolge anche le scuole e prevede una serie di iniziative e campagne di comunicazione tra spot e video attraverso i canali web e social di Laore e Regione e dieci videoricette per valorizzare il prodotto ittico.

Il tour si è chiuso con una sosta gourmet all’alberghiero Janas di Tortolì. Una brigata “di alta cucina” composta da studenti sotto la supervisione dei docenti Fabrizio Murru e Giorgio Cardia ha proposto una serie di piatti gustosissimi a base di pescato locale con un servizio sala impeccabile. Ma prima due creazioni a base rispettivamente di triglia e trota dello chef Enrico Carta.

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