Vini sardi, 2012 positivo: export registra un +13% rispetto all’anno precedente

Sono molto positivi i dati sulle esportazioni di vini sardi nel 2012: si registra un +13%, grazie alla notorietà acquisita da etichette come Vermentino e Cannonau, che complessivamente rappresentano l’86% della produzione di origine sarda.

Se n’è parlato durante un incontro promosso da UniCredit per parlare di innovazione, internazionalizzazione, marketing, ma anche capacità di fare rete, certificazioni, tutela del paesaggio, eno-turismo. Perché la qualità della produzione non basta per competere sui mercati globali. Le imprese vitivinicole sarde sono pronte per la sfida dell’export. Se infatti negli ultimi dieci anni in Sardegna si è assistito a una riduzione delle superfici dedicate alla coltivazione di vini (anche per quanto riguarda i vini DOC) e a produzione di vino nella regione ha visto un periodo di netta contrazione (in linea con quella che ha toccato tutto il paese) nel periodo tra il 2008 e il 2010, con una ripresa nel 2011-2012, molto positiva è invece la dinamica delle esportazioni che fa registrare un + 13% nello stesso periodo, grazie soprattutto alla notorietà acquisita da etichette come Vermentino e Cannonau.

Il “Forum Economie Filiera Vitivinicola del Centro Italia” si è tenuto a Serdiana stamattina a Serdiana presso la sala conferenze della Cantina Argiolas, nel corso di una tavola rotonda alla quale hanno preso parte Riccardo Masoero, Responsabile Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit, Francesco Cancellato, Ricercatore Aaster, Valentina Argiolas, Titolare Cantina Argiolas, Enrico Maria Gobino, Responsabile Marketing di “MGM – Mondo del Vino” di Govone – Priocca (CN), Mario Fiumara, Deputy Regional Manager Centro Italia di UniCredit. A trarre le conclusioni Frederik Geertman, Regional Manager Centro Italia di UniCredit.

Si stima che nel 2013 il consumo mondiale di vino supererà la produzione. Le stime per il 2012, vedono infatti un calo della produzione mondiale nell’ordine del 6% per un totale di 248 milioni di ettolitri. Anche l’Italia segue il trend negativo con una diminuzione stimata del vino prodotto del 3,4%, arrivando a 40,8 milioni di ettolitri. Nonostante ciò, nel 2012 l’Italia riconquista la leadership mondiale come produttore con una quota del 16,5%, tornando così davanti alla Francia, che nel 2011 le aveva strappato il primato della quantità.
Il mercato vitivinicolo rappresenta per l’Italia, primo paese produttore ed esportatore al mondo, un’opportunità da sviluppare ulteriormente in termini di valore prodotto. Le aziende vitivinicole sarde sembrano essere pronte a cogliere quest’opportunità. L’export del settore, che aveva infatti fatto registrare un rallentamento nel periodo tra il 2010 e il 2011, con una crescita del 7% a fronte di un + 19% dell’anno precedente, mostra nel periodo 2011-2012 segnali di ripresa.

A fronte inoltre di un aumento di produzione complessiva di vino nel 2011 la quota del vino di qualità è rimasta costante e nell’ambito delle produzioni DOC e DOCG nel periodo 2010-2012 si assiste a un fenomeno di concentrazione su Vermentino (+11%) e Cannonau (+2%), che complessivamente rappresentano l’86% della produzione d’origine sarda.

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