Villamassargia, i cassintegrati dell’Alcoa al lavoro (volontario) in un uliveto plurisecolare

Dall’alluminio agli ulivi, dalla grande industria all’agricoltura. E’ l’esperienza di una squadra di operai in cassa integrazione dell’Alcoa i quali – accogliendo l’invito del sindaco di Villamassargia Franco Porcu – si sono messi a disposizione per dare una sistemata a “S’Ortu Mannu”, l’uliveto storico del paese dove venerdì inizierà una sagra tradizionale accompagnata da una fiera agroalimentare.

“Abbiamo accettato volentieri l’invito del sindaco – spiega Renato Tocco, della rappresentanza sindacale unitaria per la Uilm – perché riteniamo che la nostra posizione di cassaintegrati sia perfettamente compatibile con la salvaguardia ambientale e la valorizzazione del territorio. Questo, naturalmente, non ci distoglie dall’obiettivo principale: la riapertura del nostro stabilimento”.

Così, l’altro ieri, una squadra di una decina dei 500 operai (“Il numero necessario per i lavori da svolgere – spiegano – ma la disponibilità è di tutti”) si è recata a “S’Ortu Mannu” e ha cominciato a sistemare un capanno di canne per gli scout, a pulire il terreno del parco e a svolgere piccoli lavori di manutenzione sulle staccionate.

“S’Ortu Mannu” non è un uliveto qualunque. Ospita, in circa due ettari di terra, 720 piante plurisecolari, risalenti al 1200. E’ qualcosa di unico in Europa, non solo per l’antichità e la quantità di ulivi, ma anche per la sua speciale “struttura proprietaria”: ogni pianta, infatti, appartiene a una famiglia del paese che se ne occupa e la cura, mentre il terreno è comunale. Caratteristiche che hanno hanno già dato a “S’Ortu Mannu” il titolo di “monumento naturale” e che potrebbe presto riservargli il riconoscimento da parte dell’Unesco.

L’intervento degli operai dell’Alcoa ha un carattere fortemente simbolico. Intanto indica – come sottolinea il sindaco – la volontà dei cassintegrati di ‘restituire’ alla comunità quanto ricevono. Inoltre prefigura una delle tante possibilità di sfruttamento delle bellezze naturali a fini turistici. Ed è anche un modo concreto per fronteggiare la crisi di liquidità delle amministrazioni locali. “I soldi a nostra disposizione – dice il consigliere comunale Roberto Sais – sono davvero pochi. Iniziative come questa sono apprezzate da tutta la comunità”.

Carlo Martinelli

 

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