VIDEO. Operaio morto alla Villaservice. Sit in dei sindacati: “Si poteva evitare”

Mentre si attende di conoscere l’esatta dinamica della morte di Ignazio Sessini, l’operaio di 56 anni trovato lunedì mattina in un tritarifiuti all’interno dell’impianto di trattamento della Villaservice di Villacidro, nel Medio Campidano, oggi è il giorno del ricordo e del dolore per la famiglia, la comunità villacidrese e per i colleghi dell’azienda. Oggi lutto cittadino e funerali alle 17 nella parrocchia di Santa Barbara. È, però, anche il giorno della rabbia per gridare “basta morti bianche” e per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro. Due ore di sciopero a fine turno sono state indette da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro questo ennesimo decesso “che si sarebbe potuto evitare”.

“Perché Ignazio è morto sul lavoro per un incidente che non doveva accadere – ha detto la segretaria Fp Cgil, Roberta Gessa -. Non lasceremo sola la famiglia e ci batteremo perché venga fatta chiarezza sulle responsabilità e perché l’azienda garantisca subito le condizioni di sicurezza che evidentemente sono mancate”. Secondo Gianni Loddo, coordinatore regionale servizi ambientali Cisl, “quando il lavoratore entra nel proprio posto di lavoro deve avere la certezza di entrare in un posto di lavoro sicuro, a prescindere. Siamo fortemente contrari che un lavoratore lavori da solo senza altri colleghi a vista”.

“Anche oggi è un triste momento che però serve a ricordare che quel contatore che scorre imperterrito con il numero di morti sul lavoro non è accettabile nel 2021 – osserva il segretario generale della Uiltrasporti, William Zonca – riteniamo che un’azienda che non ha relazioni industriali è un’azienda perdente, è un’azienda che non ha capito che le risorse umane, i suoi dipendenti, sono una risorsa importante che deve essere trattata con dignità”.

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