L’associazione Vittime Uranio ha chiesto di istituire una nuova commissione parlamentare di inchiesta sull’uranio impoverito e sui numerosi casi di morte e malattia che hanno colpito il personale militare e civile impiegato nelle missioni all’estero e non. La richiesta è stata inviata con una lettera ai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, e ai capigruppo.
“I risultati dell’ultima commissione – spiega il legale Bruno Ciarmoli – sono stati assolutamente deludenti, sotto molti punti di vista. Ancora oggi, ad esempio, non sappiamo nulla sulle reali dimensioni del fenomeno, che è in continua e preoccupante evoluzione, anche se nessuno ne parla più. Pertanto – prosegue Ciarmoli – è necessario ristabilire un luogo istituzionale di confronto e approfondimento con i principali esperti della materia per dare al personale malato e alle famiglie dei deceduti almeno la percezione tangibile che lo Stato è dalla loro parte nella ricerca di verità e giustizia”.
“Dai dati, assolutamente parziali in nostro possesso – conclude il legale – sarebbero oltre 200 i morti e oltre 2.500 i malati. Occorre fare luce su quanto accaduto e cercare di stabilire di chi sono le responsabilità”.