Uno stop al traffico d’armi in Ogliastra, nuovo blitz e colpo decisivo alla banda

Dopo i quattro arresti di gennaio per traffico d’armi in Ogliastra, arrivano altre 5 ordinanze di custodia cautelare con una nuova operazione che incastrato tutta la banda. Si è chiuso il cerchio sull’associazione a delinquere attiva in Ogliastra dove gestiva un vasto traffico di armi, munizioni ed esplosivo militare. Dopo l’arresto di quattro componenti della banda scattato nel gennaio scorso, un’operazione congiunta tra carabinieri, polizia e forestali, sotto il coordinamento della Procura di Lanusei, è stata eseguita un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone. Due di queste, secondo l’accusa, sono i capi dell’organizzazione: erano già stati catturati nel primo blitz, ma il loro ruolo apicale è emerso in questa seconda tranche di indagini.

Il provvedimento è stato quindi notificato in carcere a Vincenzo Beniamino Marongiu, di 46 anni, e a Nicolò Piras, di 28. Ai domiciliari sono invece finiti Pietro Monni, di 48 anni, Enrico Balloi, di 31, e Davide Balzano, di 30. La nuova ordinanza è stata emessa sulla base di migliaia di intercettazioni captate ed analizzate dagli uomini dell’Arma, del commissariato e dell’ispettorato forestale dopo i primi arresti. È stato così accertato come il gruppo ogliastrino fosse inserito in un grosso traffico di armi, con centro nevralgico ad Arzana e in diversi paesi limitrofi.

La banda procacciava armi, munizioni ed esplosivo militare che poi rivendeva al mercato nero con tanto di prezzario. Armi clandestine modificate, risultate rubate dalla stessa gang in diverse occasioni. Non solo. L’organizzazione infatti pianificava ritorsioni contro le forze dell’ordine e la magistratura perchè avevano acceso i riflettori sui traffici in centro Sardegna. La stessa banda è risultata responsabile di un furto consistente di armi messo a segno nel dicembre del 2014 a Lanusei nell’abitazione della famiglia Contini. Buona parte della refurtiva è stata sequestrata a Marongiu. Quest’ultimo avrebbe anche custodito una cassa con 30 mine antiuomo rinvenuta nelle campagna di Arzana il 30 ottobre 2018.

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