“Se la Regione finanzia con risorse aggiuntive i corsi di laurea di Iglesias, Oristano e Nuoro, non c’è motivo perché non riservi lo stesso trattamento al dipartimento di Architettura ad Alghero, peraltro di qualità superiore certificata dal Censis”. Il siluro è tutto per la giunta di Francesco Pigliaru. A rifilarlo è Mario Bruno, il sindaco della città catalana arrivato questo pomeriggio a Cagliari per unirsi alla protesta di studenti e docenti. Sotto il Consiglio regionale di via Roma sono in 200. Rivendicano le risorse che la Regione ha tagliato dal 2014. “Soldi necessari a garantire l’assistenza didattica su tutto”, ha detto ieri, in un’intervista a Sardinia Post, il direttore-urbanista Arnaldo Bibo Cecchini. E così si ripete nel sit-in.
È molto più che simbolica la coincidenza tra la mobilitazione sotto il Consiglio e l’avvio dell’esame in Aula della manovra 2015: i soldi per Alghero, infatti, potranno esser recuperati solo dal bilancio che l’Assemblea si appresta ad approvare. A favore del dipartimento ci sono almeno quattro emendamenti – di Pd, Forza Italia, Riformatori e Fdi – e la speranza del sindaco è che “si arrivi a una sintesi complessiva per ripristinare il finanziamento garantito sino al 2013 (e pari a 300mila euro)“. Al netto del linguaggio politico, ciò vuol dire riporre la fiducia in un voto trasversale per superare la decisione della Giunta di non sostenere più la sede universitaria di Alghero. Bruno aggiunge: “Mi risulta che in questa manovra ci siano sprechi“, è il riferimento a quel milione e 85mila euro di contributi a pioggia. Risorse che hanno tutta l’aria di essere piccoli e grandi regali.
Il primo cittadino, che indossa la maglietta bianca della protesta, difende il “suo” dipartimento sotto almeno quattro punti di vista. Primo: “Se la Giunta, come correttamente dice, vuole puntare sulle eccellenze formative – spiega Bruno -, non c’è motivo per chiudere Alghero, considerato per tre anni il migliore d’Italia dal Censis e due volte finito al secondo posto della classifica nazionale. Una valutazione, questa, fatta in base a didattica, ricerca e servizi”. Secondo: “Il dipartimento di Alghero – continua il ragionamento – garantisce l’animazione culturale della nostra città. Con l’amministrazione sono stati firmati diversi protocolli per la progettazione locale. Mi riferisco alla stesura del Puc (Piano urbanistico), del Pul (Piano di utilizzo per i litorali) e del Pai (Piano per l’asseto idrogeologico”. Bruno chiarisce ancora: “Alghero va considerata a tutti gli effetti una sede decentrata, vista la distanza con Sassari (sono 36 chilometri), con la quale è collegata malissimo tra le altre cose”.
Sotto il Consiglio regionale i rappresentanti degli studenti distribuiscono la A di Architettura, una delle tre che formano il logo del dipartimento (l’hashtag della battaglia è #salviamolAAA). “Siamo qui – dice Marco Mele, sassarese – perché crediamo che Alghero abbia bisogno di una soluzione strutturata e definitiva. In Finanziaria va stabilita una quota fissa, necessaria per garantire l’assistenza didattica”. Per ammissione dello stesso studente, “da quando la Regione ha tagliato i 300mila euro, è stato ridotto il numero dei tutor. E comunque va ricordato che noi, a differenza dei ragazzi che studiano a Cagliari e Sassari, non abbiamo i servizi Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio). Cioè mensa e alloggi“.
Luca Bellisai è invece un cagliaritano che si è trasferito al Alghero per frequentare Architettura. “La nostra è una protesta necessaria – dice -. Non è possibile che la Regione non sostenga una struttura di eccellenza come la nostra. E basta guardare tratte e frequenze dei trasporti per dimostrare che siamo una sede decentrata. Col pullman, Alghero e Sassari sono collegate ogni ora e mezzo, in un percorso che dura 60 minuti. In treno la distanza viene coperta in 40 minuti, con la stessa frequenza”.
Sotto il Consiglio regionale c’è l’assegnista di ricerca Michele Valentino, pugliese, al Alghero da otto anni. Fa il tutor nel Laboratorio di progettazione. “Io rientro in un finanziamento nazionale che fa capo al Miur. Ma tanti mie colleghi non hanno potuto continuare per via del contributo regionale congelato”.
Sul destino di Alghero il quadro dovrebbe delinearsi venerdì, quando l’Aula arriverà presumibilmente all’esame dell’articolo 28, sulle autorizzazioni di spesa: lì potrebbe essere inserito il finanziamento per il dipartimento di Architettura.
Al. Car.
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