Unioni Civili, associazioni lgbt sarde: “Legge incompleta, la lotta continua”

“Mi sento in dovere di chiedere scusa a tutti i ‪‎bambini ‘arcobaleno’‬ per non aver evidentemente fatto abbastanza per proteggervi. Ne siamo tutte e tutti responsabili. Abbiamo dato il massimo ma il peggio dell’Italia sancirà definitivamente la differenza tra me (figlio di coppia eterosessuale) e voi.  Troveremo il modo di farci perdonare. La lotta continua”: Marco Cocco, attivista dell’associazione cagliaritana Arc, affida a un post sul social network Facebook la delusione sull’esito del disegno di legge Cirinnà, approvato ieri in Senato senza l’articolo che riguarda proprio l’adozione dei ‘bambini arbobaleno’. Se la legge dovesse passare indenne anche attraverso i prossimi passaggi in Parlamento l’Italia avrà finalmente una normativa sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso ma la questione delle adozioni dei figli dei partner all’interno di queste nuove famiglie è per ora rinviata. Un passo avanti sul tema dei diritti civili secondo alcuni, una legge a metà secondo altri: un risultato che non è piaciuto ad Arc e Mos, le due associazioni che in Sardegna da anni si battono sui temi dei diritti delle persone gay, lesbiche, trans e bisex con manifestazioni, eventi di conoscenza e sensibilizzazione.

A Sassari già sabato mattina è in programma una protesta in piazza Italia organizzata dal Movimento Omosessuale Sardo. “Ci incontreremo alle 11 per manifestare la nostra rabbia per questa occasione persa e per averci umiliato l’ennesima volta trasformando una conquista di civiltà come le Unioni Civili un una concessione degli omofobi, quelli che ancora oggi usano espressioni come ‘contro-natura’. Ci sarà un volantinaggio all’Emiciclo”.

L’Arc scenderà in piazza a Cagliari sabato 5 marzo, in contemporanea con la manifestazione di protesta contro le scelte del Governo e del Parlamento organizzata in piazza del Popolo a Roma dalle associazioni lgbt tra cui Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno.

“Il Senato – dichiarano le associazioni in un documento condiviso – si appresta a scrivere una brutta pagina nella storia dei diritti civili nel nostro Paese, approvando una legge sulle unioni civili che, caso rarissimo nell’intera Europa ed unico tra i Paesi fondatori, ignora completamente l’esistenza e le esigenze dei figli e delle figlie di coppie omosessuali, chiedendo alla magistratura di sbrigare da sola questo incredibile vulnus della nostra legislazione. Ponzio Pilato non sarebbe riuscito a fare di meglio. Non abbiamo aspettato 30 anni per questo: l’incapacità del Pd e del Movimento Cinque Stelle di varare una legge nemmeno buona e innovativa, ma quantomeno decente, è la dimostrazione che il partito di Matteo Renzi è un’anomalia nel panorama della sinistra europea, infestato com’è da componenti inaccettabilmente omofobe e retrograde, mentre quello di Beppe Grillo è un accrocchio di cinismo e dilettantismo inadatto a risolvere qualsiasi problema concreto dei cittadini italiani. Ora la nostra battaglia – concludono le associazioni – continuerà nelle piazze e nei tribunali. Ma non solo: il movimento si impegnerà a far sì che i partiti responsabili di questa incredibile débacle dei diritti paghino caro, anzi carissimo in termini di consensi, la loro incapacità di dare a questo Paese una legge che sia all’altezza della sua Costituzione”.

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