Un sardo davanti al rogo di Notre Dame: “Prima il fumo, poi l’inferno e la paura”

“Mi trovavo a pochi passi da Notre Dame quando ho visto il fumo in cielo”. Il giornalista Massimiliano Rais si trova a Parigi ed era a pochi passi dalla cattedrale quando è scattato l’allarme. “Mi sono subito avvicinato e in pochi attimi si sono viste le fiamme, è stato impressionante vedere con quale velocità il fuoco si stava divorando tutto”, racconta al telefono. “Eravamo in pochi, sconvolti e spaventati, poi hanno cominciato ad avvicinarsi diversi turisti. Intorno a me c’erano residenti, molti anziani, mi ha colpito vederli piangere e pregare col rosario in mano mentre assistevamo alla distruzione di un patrimonio dell’umanità”.

L’emozione è stata forte, così come la perplessità nel non vedere immediati soccorsi. “È passato diverso tempo prima che i vigili del fuoco intervenissero, non so il motivo ma di sicuro non sapevano come affrontare le fiamme – spiega Rais – poi hanno cominciato a intervenire da un lato e non so perché non sia arrivato nessun intervento dall’alto, magari il grande fumo e la posizione così centrale nella città possono aver creato problemi”. Quando la situazione stava diventando pericolosa sono intervenute le forze dell’ordine. “Davanti a noi stavano cominciando a cadere detriti dall’alto, era pericoloso restare e dopo circa venti minuti la polizia ha fatto allontanare tutti i presenti, occupandosi anche delle abitazioni più vicine – conclude il testimone oculare di un evento storico – ho visto il vero inferno, una scena inimmaginabile. Mi ha sconvolto soprattutto la rapidità con cui il fuoco ha distrutto quello che non era solo un simbolo di Parigi, ma di tutto il mondo”.

Marcello Zasso

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