Uccise Mirko a Tortolì, ha tentato il suicidio in carcere

Masih Shahid, il 30enne pakistano che l’anno scorso voleva uccidere l’ex compagna Paola Piras a Tortolì e invece massacrò il figlio di lei, Mirko Farci, intervenuto per proteggere la mamma, ha provato togliersi la vita in carcere.

Il tentato suicidio è avvenuto nel penitenziario di Uta nella notte tra lunedì e martedì, stando a quanto ha raccontato all’Ansa l’Fns, il sindacato della Cisl che raccoglie gli agenti penitenziari. Il 30enne pakistano avrebbe provato a impiccarsi con un lenzuolo in bagno. Il compagno di cella ha dato l’allarme e l’intervento delle guardie carcrarie ha fatto il resto.

L’assassino di Mirko, reo confesso un giorno dopo il massacro nella palazzina della famiglia Piras a Tortolì, è stato subito trasferito in ospedale per un controllo, ma i medici non lo hanno trattenuto viste le buone condizioni di salute.

Di recente, il 13 aprile, il legale del pakistano, Federico Delitala, ha chiesto per il proprio assistito il rito abbreviato, ma è stato respinto dal gup di Lanusei, Mariano Arca. La mamma di Mirko sta partecipando al processo del figlio, iniziato il 13 aprile. La donna è rimasta a lungo ricoverata in ospedale: l’ex fidanzato l’aveva colpita con diciotto coltellate. Masih Shahid qualche giorno fa è stato rinviato a giudizio davanti alla Corte d’Assise di Cagliari, nella quale verrà celebrato l’intero giudizio.

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