Uccise la moglie tedesca a Narbolia: ecco come fu incastrato l’assassino

Si è aperto questa mattina davanti alla Corte d’Assise di Cagliari il processo al pensionato di Narbolia, Giovanni Perria, 78 anni, accusato di omicidio volontario per la morte della moglie di origine tedesche, Brigitte Pazdernik, 77 anni, avvenuta nell’ottobre del 2018. Il cadavere della donna era stato ritrovato in mare, qualche giorno dopo la sua scomparsa, il 10 ottobre, dall’abitazione della coppia in paese. All’inizio si era ipotizzato un allontanamento volontario finito in tragedia, ma poi la Procura aveva concentrato le attenzioni sul marito. Il movente – secondo l’accusa – sarebbe un tradimento della moglie di quarant’anni prima, quando la coppia era in Germania, con un fratello dell’imputato. L’uomo, assistito dall’avvocato, Antonello Spada, era in aula: per l’intera udienza è rimasto i silenzio. Con lui, ma fuori dall’aula perché testimone, anche una delle figlie (nessuna si è costituita parte civile) che sarà sentita nelle prossime udienze. Conferito l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni, il pm, Armando Mammone, ha convocato i suoi primi due testi: il dirigente della Squadra Mobile di Oristano, Samuele Cabizzosu, e il sovrintendente di polizia, Daniele Serra. Cabizzosu ha portato all’attenzione dei giudici gli elementi che hanno fatto concentrare le indagini sul pensionato: all’inizio nulla faceva pensare ad un omicidio.

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“Il racconto di Perria sulla scomparsa della moglie era precisissimo, anche nei tempi, ma non tornava – ha spiegato – Lo abbiamo scoperto simulando la sua versione con alcuni agenti”. Tra le incongruenze riscontrate dagli investigatori la principale riguarda l’auto dell’uomo: una station wagon dotata di camera-car. “L’imputato ricordava perfettamente i chilometri percorsi – ha detto il dirigente – ma abbiamo scoperto che il conta chilometri era bloccato, e per noi la manomissione l’aveva fatto Perria”. In questo modo, secondo il testimone, il pensionato avrebbe potuto raggiungere la spiaggia e uccidere la moglie. “Dal serbatoio poi – ha svelato ancora il dirigente della Mobile – mancavano 7 litri di benzina, giusto quelli sufficienti per arrivare in spiaggia. Nell’auto – ha aggiunto – abbiamo anche trovato granelli di sabbia”. L’autopsia aveva poi accertato che la donna era morta per annegamento. Secondo la Procura – che nel gennaio 2019 ha arrestato Perria – il pensionato ha ucciso la moglie gettandola in mare in stato di incoscienza per vendicare appunto un lontanissimo tradimento. L’uomo è detenuto nel carcere di Massama, ma il difensore ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare. Il processo è stato aggiornato al 10 febbraio.

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