Tuvixeddu, il pm Caria chiede quattro condanne: due anni per il sovrintendente

“Ovunque si scavava si trovavano tombe. C’é stata omertà”. Queste le parole del pubblico ministero Daniele Caria che oggi ha chiuso, dopo quasi quattro ore, la sua requistoria al processo sui presunti abusi commessi a Tuvixeddu, il colle che ospita la più estesa necropoli punica del Mediterraneo,

Caria ha chiesto la condanna di quattro dei sei imputati: ha sollecitato due anni di reclusione per l’ex soprintendente dei Beni archeologici, Vincenzo Santoni, e un anno e sei mesi per l’archeologa Donatella Salvi. Stessa pena è stata chiesta per il dirigente comunale Paolo Zoccheddu, mentre per il funzionario Giancarlo Manis è stato sollecitato un anno di carcere.

Assoluzione per il costruttore Raimondo Cocco e per il direttore dei lavori Fabio Angius. Al centro dell’indagine condotta dal pm Caria e assieme agli agenti del Corpo forestale ci sono la realizzazione delle fioriere all’interno del parco, l’autorizzazione a costruire un palazzo, nonchè presunti illeciti legati al voto della commissione Paesaggio col quale fu respinta l’estensione del vincolo archeologico.

Santoni avrebbe detto il falso in commissione sostenendo che alcune tombe rinvenute dopo il vincolo del 1997 si trovassero all’interno dell’area già protetta. In quella stessa seduta, il sovrintendente non si era astenuto nonostante la figlia Valeria lavorasse come progettista per conto della Nuova Iniziative Coimpresa, società del gruppo Cualbu che stava realizzando l’intervento a Tuvixeddu.

Le difese parleranno il 13 marzo, mattina e pomeriggio per chiudere la discussione in un’unica udienza.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share