Truffa con i fondi dell’Unione europea destinati al sostegno delle aziende agricole in difficoltà. A scoprirla è stata la guardia di finanza di Cagliari, che ha denunciato per frode due imprenditori agricoli della provincia di Cagliari. Per i due, che spacciavano per propri i terreni per i quali percepivano gli aiuti, è stata accertata una truffa finalizzata all’ottenimento di erogazioni pubbliche per 166.907 euro e oltre alla denuncia è stata comminata una sanzione amministrativa pari all’importo indebitamente percepito, oltre che alla restituzione del contributo ottenuto.
Nel corso di un’attività di controllo i finanzieri si sono imbattuti nel finanziamento percepito dai due imprenditori. La normativa del settore prevede che gli agricoltori, per accedere ai regimi di sostegno finanziati della Politica agricola comune (Pac), devono possedere determinati requisiti, sulla base dei quali vengono erogate le diverse tipologie di contributo (come l’indennità compensativa per zone svantaggiate, il benessere animale, i pagamenti agro-alimentari, l’ammodernamento delle aziende agricole, la partecipazione ai sistemi di qualità alimentare). In questo caso gli accertamenti si sono rivolti su quelli che chiedevano l’indennità perché svolgono la propria attività agricola su terreni cosiddetti ‘disagiati’ a causa della particolare conformazione orogeografica del territorio. Uno dei requisiti necessari per aderire a questi finanziamenti è il possesso di terreni agricoli, circostanza che, passata sotto la lente di ingrandimento dei Finanzieri ha permesso di accertare che gli imprenditori agricoli avevano ottenuto indebitamente i contributi (dal 2006 al 2019) attraverso la presentazione di false dichiarazioni, attestanti il possesso di terreni agricoli, sui quali, in realtà, non avevano alcun titolo.