Anche ieri due nuove vittime della strada nell’Isola. E l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia, torna a chiedere all’Anas una riorganizzazione della struttura, alla luce soprattutto dell’indice di incidentalità. “La Sardegna ha urgente bisogno di strade sicure, collegamenti celeri, vie di comunicazione con elevati livelli di percorribilità- afferma Frongia – per arrivare a questo risultato è necessario che il primo soggetto appaltatore nell’Isola, Anas, si adegui alle reali necessità del sistema infrastrutturale sardo”.
Per l’assessore “è inaccettabile che la richiesta di potenziamento della sede compartimentale sarda, in particolare per quanto riguarda il personale tecnico, operativo e altre competenze specifiche, sia rimasta ad oggi inascoltata. In particolare – prosegue l’assessore – ci sarebbe dovuta essere una maggiore ‘indipendenza’ della struttura che avrebbe portato alla gestione in territorio sardo di tutti gli appalti e procedure di importo inferiore a 5 milioni di euro e un potenziamento dell’organico con assunzioni dirette in Sardegna”.
“È di qualche settimana fa – continua Frongia – l’ultimo incidente con conseguenze mortali sulle strade della Sardegna, questa volta sulla Statale 131 in corrispondenza dell’incrocio a raso per l’ingresso all’abitato di Paulilatino. A rendere ancora meno accettabile l’accaduto è il fatto che la pericolosità dell’incrocio sia ben nota e da tempo segnalata e che da oltre 5 anni siano stati stanziati ben 181 milioni di euro per la risoluzione dei problemi legati alla pericolosità degli incroci sulla 131. Nonostante i lavori siano stati contrattualizzati da oltre 3 anni, per questo incrocio ad oggi non esiste nemmeno il progetto esecutivo e nulla è stato fatto per ridurne la pericolosità”, conclude l’esponente della Giunta Solinas.