Cresce la tensione all’interno dell’Arnas Brotzu, dove l’intersindacale dei dirigenti medici e sanitari ha espresso, con una nota ufficiale, “forte preoccupazione” per la nuova riorganizzazione del lavoro annunciata dalla direzione aziendale. Il cambiamento, che dovrebbe entrare in vigore contestualmente al trasferimento delle strutture chirurgiche dall’ospedale Oncologico Businco al presidio San Michele, è considerato inadeguato dalle sigle sindacali.
Nel mirino dei rappresentanti dei medici – tra cui ANAAO-ASSOMED, AAROI-EMAC, CIMO, FP CGIL Medici e dirigenti SSN, CISL Medici, FASSID, FESMED, FVM e UIL FPL Medici – la proposta di istituire turni di guardia interdipartimentali, ovvero condivisi tra diverse specialità, per garantire la continuità assistenziale nei reparti chirurgici.
Una scelta che, secondo i sindacati, “non è compatibile con le esigenze di un ospedale di secondo livello, dove si trattano pazienti complessi in ogni specifica branca della chirurgia”.
Oltre al merito della proposta, i sindacati contestano anche il metodo adottato dalla Direzione generale, accusata di comportamento antisindacale per aver elaborato il nuovo modello organizzativo senza coinvolgere le rappresentanze dei lavoratori, nonostante la normativa contrattuale preveda un confronto obbligatorio su tali tematiche.
“Ancora una volta – si legge nella nota – la Direzione dimostra un atteggiamento di chiusura, ignorando le esigenze dei dirigenti medici di poter operare in sicurezza, condizione indispensabile anche per garantire cure sicure ai pazienti”.
Alla luce della situazione, le organizzazioni sindacali hanno annunciato lo stato di agitazione del personale e si riservano di proclamare una giornata di sciopero nelle prossime settimane, se non verrà avviato un confronto costruttivo con l’azienda.