Il Tribunale di Sassari ha inflitto una condanna di 5 anni e 6 mesi di carcere ad un 38enne di origine romena, Mihail Gabriel Banciu, ritenuto responsabile della rapina messa a segno nel 2013 in un agriturismo di Padru, quando tre malviventi, all’alba, sorpresero l’allora 64enne Sabina Altana, titolare della struttura, mentre dormiva nel suo letto. I tre la legarono, forzarono la cassaforte e scapparono con un bottino di 34mila euro in contanti.
Secondo la ricostruzione, per entrare in azione i tre rapinatori aspettarono che il marito della donna, Tonino Corda, uscisse alle 5 per andare al lavoro e poi entrarono in azione indisturbati. Banciu, che all’epoca dei fatti era un dipendente dell’agriturismo, fu riconosciuto dalla vittima: oggi non era presente in aula ed è irreperibile. Così come lo è sempre stato, dall’inizio dell’inchiesta, il suo presunto complice, Nicolae Pitiche, mentre il terzo componente della banda non è mai stato identificato. La vittima, difesa dall’avvocato Sergio Milia, si è costituita parte civile. L’imputato era difeso dall’avvocato Gianluigi Poddighe, che aveva chiesto l’assoluzione sostenendo che il suo assistito non fosse in Sardegna nei giorni della rapina, e chiedendo che si facessero gli accertamenti sulle liste passeggeri in partenze e in arrivo nell’isola. Quell’istanza fu rigettata e oggi il Tribunale ha condannato Banciu a 5 anni e 6 mesi.