Dopo il no di Legambiente anche l’Ara (Associazione regionale allevatori) si schiera contro il termodinamico Flumini Mannu, progetto da 55 megawatt eletrical (mwe) tra Villasor e Decimoputzu”. In una nota si legge: “Siamo strati tra i primi a schierarci contro l’impianto e oggi ribadiamo senza esitazioni la nostra posizione a nome di 15mila soci”. Il progetto, in particolare, metterebbe a rischio l’azienda agricola “della famiglia Cualbu di Decimoputzu alla quale va tutto il nostro appoggio”.
La nota prosegue così: “Lo stesso impegno è garantito verso tutti gli allevatori e agricoltori che possono aver terre interessate dal termodinamico. In questa battaglia di dignità e libertà abbiamo già ottenuto l’adesione di associazioni agricole, i Consorzi per la tutela dei pecorini Dop e quello dell’agnello Igp”. E ancora: “È incredibile – sottolineano il presidente Stefano Sanna e il direttore Marino Contu – come in un Paese democratico ci siano ancora queste falle, zone franche che consentono alle multinazionali delle energie alternative di dare corso agli espropri in nome di una pubblica utilità ancora tutta da stabilire”. Quindi l’appello alla Regione: “Al Presidente e alla Giunta in primis, che devono guidare la rivolta dei sardi a questo sopruso, chiediamo fermezza”.
