Si è aperto questa mattina al Tribunale di Tempio, presieduto dal giudice Marco Contu, il processo contro Giovanni Satta, 55 anni di Buddusò, consigliere regionale nella passata legislatura nell’Uds e riconfermato quest’anno nelle file del Psd’az. Satta e altri cinque coimputati devono rispondere di diverse contestazioni, tra le quali l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Il Tribunale ha accolto la richiesta dei legali di Satta, Angelo Merlini e Donatella Corronciu (che difendono anche Simone Canu, di Olbia) di unire il procedimento ad altri tre relativi allo stesso reato. Respinta invece la richiesta di patteggiamento avanzata dall’avvocato Giommaria Uggias, che assiste l’albanese Alexandru Dughila. Il Tribunale ha quindi preso atto della richieste dei difensori di sbobinare una serie di intercettazioni telefoniche e ha aggiornato il dibattimento al prossimo 5 aprile.
Tutti gli indagati erano rimasti coinvolti in una indagine condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Cagliari che, nel 2014, sgominò una presunta banda di trafficanti internazionali di droga composta da elementi sardi e albanesi, operazione che portò in cella 22 persone. Nel novembre del 2017 il gip del Tribunale di Cagliari rinviò a giudizio, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, i sei imputati che avevano optato per il rito ordinario. Un altro gruppo di indagati aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Tra gli indagati a giudizio con rito ordinario ci sono Giovanni Satta, Giovanni Battista Pira di Orune, Nicola Salvatore Pinna di Sassari, Gino Mureddu di Olbia e il rumeno Alexandru Dughila.
G.P.C.