La Procura di Nuoro indaga per tentata estorsione e si valuta anche l’ipotesi di istigazione al suicidio dopo il ricatto hard sul web che ha portato un artigiano nuorese di 50 anni a togliersi la vita nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro, dove era ricoverato dopo un primo tentativo di suicidio in casa. L’uomo si è impiccato giovedì sera ed è morto venerdì mattina in Rianimazione. Intanto la Assl di Nuoro ha aperto un’indagine interna per capire come l’artigiano sia riuscito a compiere il gesto nel bagno del reparto. “Un suicidio in ospedale – fanno sapere dalla direzione dell’azienda sanitaria -. è un evento sentinella, bisogna capire come sia stato possibile che l’uomo abbia eluso la sorveglianza strettissima per un paziente in queste condizioni. Predisporremo tutti gli accertamenti del caso”.
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La Procura di Nuoro è al lavoro per l’acquisizione del post su Facebook scritto il 26 maggio dall’uomo, sposato e con due giovanissime figlie, in cui racconta il dramma che sta vivendo ( “Vi arriveranno delle mie foto prese da una videochiamata ma non intendo cedere a nessun ricatto”) e tutte le informazioni utili per capire chi ricattasse l’uomo, che non ha retto alla disperazione di vedere infangato il suo nome e quello della sua famiglia.