Strada statale 125, la morte di una maestra

E’ morta alle 7,30 di ieri in un tremendo scontro frontale avvenuto al chilometro 47,700 della strada statale 125. Susanna Figus, 37 anni, madre di due figli, uno di 5 e l’altro di 2 anni, come tutte le mattine avrebbe lavorato nella sezione D della scuola d’infanzia. Pioveva a dirotto. Nell’impatto col furgone Iveco guidato dal cinquantatreenne cagliaritano Giuseppe Marini e diretto verso Lanusei, l’auto di Susanna Figus, una Volkswagen Polo, è come esplosa. La donna è rimasta prigioniera dell’abitacolo ed è morta sul colpo, il motore è stato scaraventato a decine di metri di distanza.

La morte della giovane maestra pendolare – che percorreva ogni giorno quasi 300 chilometri per andare e tornare dal lavoro – ha creato un’enorme impressione nel paese di Arzana e tra i colleghi di lavoro. Appena è giunta a Villasimius la notizia della tragedia, la dirigente scolastica ha disposto la chiusura della scuola in segno di lutto. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 ad Arzana nella parrocchia di San Giovanni Battista.

Susanna Figus si era sposata nel 2006. Un anno dopo il matrimonio era nato il primo figlio, due anni fa il secondo. Col marito Angelo Demurtas, un elettricista, conduceva un’esistenza serena e ordinata. E lavorava bene come fisioterapista. Un carattere solare ed entusiasta, una disponibilità generosa verso il prossimo. Il medico del paese la considerava una collaboratrice preziosa.

Diplomata alle magistrali di Lanusei, nel luglio scorso aveva avuto la possibilità di accedere finalmente a un posto fisso. Aveva infatti ottenuto la cattedra a Villasimius. Una sicurezza da pagare con un grosso sacrificio: allontanarsi tutti i giorni per ore dai figli e percorrere quella strada pericolosa. Susanna aveva deciso di affrontare queste difficoltà: sperava nel tempo di avvicinarsi a casa. Poi, diceva, da insegnante avrebbe avuto le vacanze in estate, e avrebbe potuto dedicare tutto quel tempo ai figli.

Non sono ancora ben chiare le cause dell’incidente. Di certo la pioggia ha avuto un ruolo determinante. Era in atto un forte acquazzone e la visibilità era scarsa. Probabilmente l’auto guidata da Susanna ha sbandato verso il centro della mezzeria. Secondo i primi rilievi l’autista del furgone (ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Marino di Cagliari) all’ultimo momento ha sterzato verso il guard rail nel tentativo di evitare l’impatto.

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